Assalto al Verde Campano: Agriturismi in Overbooking per il Ponte del 1° Maggio

Assalto al Verde Campano: Agriturismi in Overbooking per il Ponte del 1° Maggio

La Campania celebra il suo primo fine settimana di riapertura con un’affluenza record: gli agriturismi del circuito Campagna Amica, promossi da Coldiretti e Terranostra Campania, hanno registrato il pieno di prenotazioni per il ponte del 1° Maggio. Dopo aver sopportato l’assenza di clienti durante cruciali festività come due Pasque, Natale, Capodanno e il 25 Aprile, le strutture agrituristiche si preparano finalmente a ridare il benvenuto ai visitatori, che aspirano a ritrovare un senso di quiete immersi nella natura.

Manuel Lombardi, presidente di Terranostra Campania, ha descritto un’impennata di interesse non appena la regione è stata classificata zona gialla: “I telefoni e i messaggi WhatsApp hanno iniziato a vibrare con richieste di prenotazioni e dettagli,” ha dichiarato. Ha aggiunto che i clienti abituali sono stati i primi a manifestare la loro “voglia di libertà”, desiderosi di trascorrere ore serene, o interi weekend, negli ampi e sicuri spazi offerti dalla campagna. L’afflusso di prenotazioni si estende anche ai fine settimana successivi, alimentando la speranza di evitare nuove interruzioni. “Oltre al danno economico, il peso emotivo è stato enorme,” ha confessato Lombardi, riferendosi ai mesi trascorsi con le strutture di accoglienza deserte.

L’offerta agrituristica campana, prima dell’introduzione delle normative anti-COVID, era significativa: circa 24.000 posti a sedere per la ristorazione e degustazione, quasi 5.000 letti disponibili in strutture coperte e circa 700 piazzole destinate al camping. Una ripartizione provinciale evidenziava: Salerno con 7.500 coperti e 1.900 posti letto; il Sannio con oltre 5.000 coperti e quasi 1.000 posti letto; Napoli con circa 3.900 coperti e 740 letti; infine, le province di Avellino e Caserta, che contavano all’incirca 3.700 coperti e 690 letti ciascuna.

Questa riapertura del fine settimana è accolta con grande trepidazione, dato che le reiterate chiusure a singhiozzo imposte dall’inizio della crisi sanitaria hanno causato un grave pregiudizio economico agli operatori del settore, con stime Coldiretti che parlano di un calo di fatturato complessivo di 1,2 miliardi di euro.

La cucina tradizionale, con le sue ricette contadine preservate per generazioni, rimane l’elemento più apprezzato dagli ospiti degli agriturismi. Tuttavia, l’offerta si è arricchita con un crescente interesse per attività ricreative quali l’equitazione, il tiro con l’arco e il trekking. Coldiretti sottolinea anche la presenza di percorsi culturali, come le visite a siti archeologici o aree naturalistiche.

Se la questione dei tavoli all’aperto non rappresenta un ostacolo, grazie agli ampi spazi verdi di cui godono gli agriturismi, il limite orario del coprifuoco alle 22 desta qualche apprensione. Coldiretti evidenzia che queste strutture, essendo situate in zone rurali, richiedono un tempo di spostamento non trascurabile dalle città. Nonostante ciò, questa restrizione appare come un compromesso che molti sono pronti ad accettare, anticipando la loro uscita per gustare una cena nel rispetto della tradizione, lontano dalla folla dei locali cittadini.