Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito tra Pompei (NA) e
Castellammare di Stabia (NA), un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal
G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta e coordinamento della Direzione Distrettuale
Antimafia partenopea, nei confronti di 3 soggetti, indagati per usura, estorsione e lesioni
personali aggravati dal “metodo mafioso”.
Il provvedimento rappresenta l’epilogo di una complessa indagine condotta dai finanzieri del
Gruppo di Torre Annunziata e della Compagnia di Castellammare di Stabia, che ha tratto
origine dall’approfondimento di alcune operazioni finanziarie anomale e che è stata
ulteriormente sviluppata a seguito di denunce presentate da un nucleo familiare di
imprenditori stabiesi operanti nel campo del turismo e della ristorazione, incapaci di far
fronte alle ingenti pretese usurarie dei loro carnefici, soprattutto a seguito dell’inasprirsi della
crisi economica dettata dall’emergenza sanitaria, tuttora in atto.
In particolare, sulla base delle risultanze emerse nell’ambito delle indagini, condotte
mediante intercettazioni telefoniche, ambientali, escussioni testimoniali e l’esame dei
sistemi di videosorveglianza comunali e privati, le Fiamme Gialle hanno ricostruito un
circostanziato quadro indiziario a dimostrazione dell’illecita attività usuraria posta in essere
sin dal 2011 da ESPOSITO Nicola (detto “o’ mostr”), leader pro tempore indiscusso del
“clan CESARANO” e attualmente recluso al “41 bis”, che avrebbe prestato all’imprenditore-
denunciante circa 550.000 euro in contanti richiedendone il pagamento di interessi annui
pari al 120% del capitale concesso.
Dopo il suo arresto, avvenuto nel 2014, la riscossione delle rate mensili è stata effettuata e
garantita da sua moglie, CAFIERO Annunziata, che si è avvalsa anche della collaborazione
di un familiare, attualmente irreperibile.
In particolare, gli indagati avevano costretto le vittime al pagamento mensile degli interessi
(5.500 euro) fino a quando quest’ultime non fossero state in grado di restituire in un’unica
tranche anche l’intero ammontare del prestito elargito (cd. “usura conto capitale”) con il
rischio, quindi, di non porre mai fine al soffocante rapporto di soggezione con i propri
aguzzini e l’incombente pericolo, in alternativa, di cedere agli aguzzini la direzione e la
gestione aziendale delle attività imprenditoriali.
Le vittime, esasperate dalle continue pressioni ed intimidazioni nonché da imprecazioni
minacciose, avevano tentato in tutti i modi di poter sfuggire ed evitare gli incontri con i propri
vessatori i quali, il più delle volte, hanno eseguito veri e propri “agguati” in puro stile
camorristico.
Guardia di Finanza
COMANDO PROVINCIALE NAPOLI
Ufficio Operazioni
GUARDIA DI FINANZA NAPOLI: 2 ARRESTI PER USURA ED
ESTORSIONE CON “METODO MAFIOSO”.
Guardia di Finanza – Comando Provinciale Napoli
80100 – Napoli, Via A. Depretis, 75
Telefono 081.9702880 – Fax: 081.9702815
In particolare, nel corso dell’ultimo incontro avvenuto lo scorso luglio tra la denunciante e la
moglie del boss, quest’ultima non ha esitato persino ad aggredire la vittima procurandole
lesioni alla testa.
Di seguito i destinatari delle misure cautelari in carcere:
1) ESPOSITO Nicola, detto “o’ mostr” nato a Vico Equense il 06.12.1971 (indagato per il
reato di cui agli articoli 644, commi 1° e 5, n. 3) c.p. e 416 bis 1 del Codice Penale);
2) CAFIERO Annunziata, nata a Pompei il 15.09.1974 (indagata per il reato di cui agli
articoli 629, 582, 644, commi 1° e 5, n. 3) e 416 bis 1 del Codice Penale).