Benevento Saluta l’Arcivescovo Serafino Sprovieri: Il Cordoglio della Provincia e il Ricordo di un Impegno Sociale
La comunità di Benevento si unisce nel lutto per la scomparsa dell’Arcivescovo metropolita emerito Mons. Serafino Sprovieri. A nome proprio e dell’intera amministrazione provinciale, il Presidente Claudio Ricci ha manifestato profondo cordoglio e stima per la figura del prelato.
Il Presidente Ricci ha voluto evidenziare l’importante operato di Monsignore Sprovieri, ricordandone la costante dedizione nel sollecitare la coscienza collettiva su tematiche cruciali quali il disagio socio-economico, la tutela delle fasce più vulnerabili della popolazione, la prevenzione dell’erosione del tessuto sociale e le difficoltà inerenti alla ricerca di un impiego.
Ricci ha inoltre richiamato alla memoria un evento significativo: la storica visita dell’Arcivescovo Sprovieri alla sede della Provincia, la Rocca dei Rettori, avvenuta il 10 aprile 2003. Tale occasione rivestì un’importanza straordinaria, poiché rappresentò la prima volta in 143 anni – ovvero dalla fine dello status di Benevento come città pontificia, il 3 settembre 1860 – che un’autorità ecclesiastica varcava la soglia di quello che fu il palazzo del Governatore (o Rettore) pontificio.
In quell’occasione, Monsignor Sprovieri, accolto dagli allora vertici provinciali – il Presidente Carmine Nardone e il Presidente del Consiglio Giovanni Mastrocinque – appose la sua firma nel Libro d’Onore della Provincia, all’interno della Sala Consiliare. L’evento celebrava il suo cinquantesimo anniversario di sacerdozio e il venticinquesimo di episcopato. Commentando il momento, Sprovieri rivelò di aver inizialmente esitato a firmare il registro dopo il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Tuttavia, la sua esitazione si risolse nel trovare un profondo significato nel legare quell’atto al centenario della morte di Papa Leone XIII. Quest’ultimo, ultimo Rettore di Benevento prima dell’unificazione e poi asceso al soglio pontificio, fu ricordato da Sprovieri come colui che “aprì la Chiesa alla dottrina sociale”.
