Italia Viva Benevento: Sollecitato un confronto regionale urgente per i disagi ferroviari in Valle Caudina

Italia Viva Benevento: Sollecitato un confronto regionale urgente per i disagi ferroviari in Valle Caudina

La connettività ferroviaria sulla tratta EAV Cancello-Benevento è ormai giunta a un punto critico, rendendo la quotidianità dei pendolari della Valle Caudina insostenibile. Ai cronici disservizi erogati dall’Ente Autonomo Volturno (EAV) si somma la posizione del suo Presidente, De Gregorio, che attribuisce le responsabilità di tali gravi inefficienze all’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSFISA).

In risposta a queste affermazioni e per confutare la narrazione di De Gregorio, che i “luoghi comuni” non siano altro che la nuda verità, è stato avviato un confronto serrato tra gli esponenti di Italia Viva Benevento, Cinzia Mastantuono e Pasquale Orlando, e l’Avvocato Augusto Genovese, presidente del “Comitato Disagiati Valle Caudina”.

Contrariamente a quanto dichiarato dal Presidente, le restrizioni imposte da ANSFISA erano ben note da tempo. La vera lacuna, come evidenziato dalla storia recente, risiede nella totale assenza di capacità di pianificazione da parte dell’ente gestore dell’infrastruttura. Malgrado anni di problematiche, ad oggi non si percepiscono concreti esiti di interventi volti a elevare gli standard di sicurezza o la regolarità del servizio.

È pertanto imprescindibile che si stabilisca un dialogo trasparente con i viaggiatori, delineando piani d’azione chiari e fornendo scadenze precise per il miglioramento del servizio ferroviario nella Valle Caudina. Sebbene i finanziamenti per questa infrastruttura siano stati stanziati già nel 2016, ogni comunicazione pubblica – che si tratti di incontri, post sui social media o articoli di stampa – si limita a generici annunci, senza mai specificare date vincolanti per il ripristino di un servizio adeguato.

La lacuna più evidente in EAV è duplice: l’incapacità di programmare efficacemente gli interventi e quella di comunicare in modo trasparente ai cittadini le azioni intraprese. Una pianificazione della manutenzione infrastrutturale degna di questo nome non può prescindere dalla definizione chiara di tempi e costi. Questa persistente mancanza di chiarezza è sia un gesto irrispettoso verso l’utenza che una pratica devastante per l’efficienza. Altri gestori infrastrutturali, al contrario, hanno fatto della programmazione il fulcro della loro offerta di qualità. Basti pensare al colossale progetto Napoli-Bari AV/AC, dove le scadenze per ciascun lotto sono stabilite e divulgate con precisione.

La cittadinanza si dichiara disposta a valutare qualsiasi soluzione pur di ristabilire un servizio ferroviario di qualità accettabile, paragonabile a quello del 1982, quando il tragitto Napoli-Benevento si compiva in appena 1 ora e 10 minuti. Il comitato, inoltre, suggerisce che persino un’eventuale chiusura della linea per uno o due anni potrebbe essere un’opzione accettabile, a condizione che tale sacrificio conduca a una riqualificazione dell’infrastruttura e a un servizio ferroviario che garantisca tempi di percorrenza inferiori rispetto al trasporto su gomma, restituendogli la dovuta dignità.

È doveroso constatare che, nonostante i cospicui finanziamenti erogati nel 2016, i promessi miglioramenti non si sono mai concretizzati. Se EAV dimostra di non poter offrire scadenze chiare e affidabili, al pari di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), allora diventa urgente procedere al trasferimento dell’infrastruttura e dei fondi stanziati al gestore nazionale. A dispetto delle affermazioni del Presidente De Gregorio, questo territorio rivendica una qualità del servizio che è completamente mancata dal 2016. Attraverso le vie istituzionali e i propri referenti a livello nazionale, si intende imprimere un’accelerazione decisiva a questa vertenza, anche in considerazione dell’inserimento della linea tra le opere finanziate dal Next Generation EU. In caso contrario, si rischia di cadere in un paradosso sempre più grave: più EAV continuerà a gestire risorse economiche, più la popolazione rimarrà nell’incertezza, priva di risposte concrete e di un servizio efficiente.