Il Report Campania: Diritti, Cura e Sfide nel Trattamento Sanitario Coatto e nelle REMS

Il Report Campania: Diritti, Cura e Sfide nel Trattamento Sanitario Coatto e nelle REMS

Una nuova e significativa relazione, curata dall’Ufficio del Garante Regionale delle persone private della libertà personale della Campania, è stata presentata questa mattina in una conferenza stampa presso il Consiglio Regionale. Il documento offre un’analisi approfondita e critica del Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) e delle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS), ponendo l’accento sulle implicazioni dell’obbligo sanitario e sulle garanzie di sicurezza.

L’evento ha visto la partecipazione di figure istituzionali di rilievo, tra cui il Garante regionale dei detenuti, Samuele Ciambriello; il presidente del Consiglio Regionale della Campania, Gennaro Oliviero; la vicepresidente del Consiglio Regionale, Valeria Ciarambino; e la presidente della Commissione Regionale Cultura e Politiche Sociali, Bruna Fiola.

Samuele Ciambriello ha inaugurato la discussione richiamando un principio fondamentale: “Le pene non devono mai configurarsi come trattamenti contrari al senso di umanità.” Ha espresso il desiderio che la Regione recepisca queste priorità. Ciambriello ha inoltre chiarito la vasta portata del suo mandato, esteso non solo agli istituti penitenziari, ma a tutte le realtà dove la libertà personale è compressa: dalle carceri ai luoghi di custodia della polizia, dai Centri di Identificazione ed Espulsione alle REMS e ai Trattamenti Sanitari Obbligatori. L’Ufficio del Garante esercita una supervisione attenta sulle procedure e sulle modalità di attuazione dei TSO, con l’obiettivo primario di salvaguardare i diritti e la dignità dei pazienti all’interno delle strutture sanitarie. Una delle criticità sollevate è la carenza di personale in tali contesti, fattore che rischia di aggravare le problematiche esistenti, favorendo la cronicizzazione delle condizioni, in particolare quelle legate all’infermità mentale, rendendo i percorsi di cura ancora più ardui.

Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio Regionale, ha riaffermato con convinzione il “diritto alla salute come un diritto umano inalienabile, valido tanto per l’individuo detenuto quanto per quello libero”. Si è impegnata a fondo per affrontare queste tematiche sensibili e a superare lo stigma sociale che sembra ancora radicato nella cultura del territorio, auspicando un cambio di rotta.

L’Ufficio del Garante dei detenuti della Regione Campania si distingue da anni per il suo impegno nella promozione di studi e approfondimenti sulle questioni più urgenti della realtà carceraria e dei luoghi di privazione della libertà. Questa attività si concretizza nella produzione di opuscoli e quaderni che hanno toccato temi come l’impatto del Covid nelle carceri, i suicidi, l’affettività e la tutela dei minori.

Nel corso dei lavori, Bruna Fiola, presidente della Commissione Regionale Cultura e Politiche Sociali, ha enfatizzato la necessità di “rafforzare il sistema sanitario per garantire pienamente il diritto alla salute”. Ha sottolineato come, nonostante la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), il rispetto del diritto alla salute non sia ancora pienamente conseguito, esortando a lavorare sulle condizioni dei detenuti, anche sul piano normativo.

In chiusura, il presidente del Consiglio Gennaro Oliviero ha ringraziato il Garante per l’importante opportunità di confronto e scambio di saperi. Dopo aver rimarcato il successo del superamento del commissariamento della sanità campana, ha evidenziato l’esigenza di riorientare la ricostruzione della medicina mentale verso il territorio. Ha precisato che, in materia, le competenze regionali sono prevalentemente organizzative, sebbene sia in discussione in sede istituzionale una proposta di legge statale volta a sostenere i Piani Terapeutici Riabilitativi Individuali (PTRI) attraverso specifici strumenti normativi. “L’auspicio – ha concluso il Presidente Oliviero – è che questa nuova legislatura possa inaugurarsi con una legge a tutela dei diritti e delle libertà, aprendo a un nuovo sviluppo politico con l’obiettivo di eliminare o quanto meno ridurre quelle aree in cui si assiste a una reale sospensione della Costituzione”.