Pene Severe per la Banda delle Rapine: Condannati Alessandro Di Maria e Pasquale Lombardi

Pene Severe per la Banda delle Rapine: Condannati Alessandro Di Maria e Pasquale Lombardi

Si è concluso con l’emanazione di severe condanne il processo a carico di Alessandro Di Maria, 21 anni, originario di Cervinara, e Pasquale Lombardi, 34 anni, residente a Ceppaloni, accusati di una serie di gravi rapine. Il giudice per l’udienza preliminare (GUP) Maria Di Carlo ha inflitto a Di Maria una pena detentiva di 6 anni e 8 mesi, mentre Lombardi è stato condannato a 6 anni di reclusione. Le sentenze pronunciate si discostano notevolmente dalla richiesta del pubblico ministero, Licia Fabrizi, che aveva prospettato due condanne non superiori ai 3 anni e 6 mesi ciascuna.

I due imputati, che avevano scelto di avvalersi del rito abbreviato, erano stati chiamati a rispondere di quattro episodi di rapina consumata, di un tentativo di rapina, nonché dei reati di ricettazione e porto abusivo in luogo pubblico di una pistola e di un bastone. Le accuse erano aggravate dalla circostanza di aver agito in concorso con un minore, la cui posizione processuale è stata separata e trattata autonomamente.

La scia di crimini contestata si estende tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019. Il 20 dicembre 2018, un distributore di carburante situato ad Apollosa fu il primo bersaglio degli assalitori. Pochi giorni dopo, il 26 dicembre, l’attività criminale proseguì con l’assalto a un’agenzia di scommesse di San Leucio del Sannio e, nella stessa data, con un’irruzione nell’abitazione di una coppia a Ceppaloni. Il 31 dicembre, gli stessi malviventi tornarono a colpire il medesimo impianto di carburante di Apollosa, ma in quell’occasione un addetto riuscì a mettere in fuga i rapinatori difendendosi con l’asta di misurazione dei serbatoi. L’ultimo colpo contestato, risalente al 12 gennaio 2019, interessò un altro distributore di benzina, questa volta nel comune di Montesarchio.

Secondo quanto emerso, le azioni criminali erano condotte con un preciso modus operandi: i rapinatori agivano a volto coperto da un passamontagna, armati di una pistola e un bastone in legno, e utilizzavano per le fughe un’automobile Fiat Punto, risultata rubata.