Franco Petraglia: Il Discorso di Biden, un Seme di Speranza per la Democrazia Globale

Franco Petraglia: Il Discorso di Biden, un Seme di Speranza per la Democrazia Globale

L’intervento inaugurale di Joe Biden, il 46° Presidente degli Stati Uniti, infonde un palpabile ottimismo per il futuro dei principi democratici a livello mondiale. Confesso di essermi talvolta commosso durante la cerimonia sobria, toccato dal tono equilibrato, dalla serenità e dalla profonda fiducia che il neoeletto Presidente ha saputo trasmettermi. A 78 anni, Biden è il più anziano ad assumere la carica presidenziale e il secondo cattolico, dopo John F. Kennedy, a ricoprire tale ruolo.

La sua promessa di risanare le ferite dell’America, in particolare dopo i vili assalti al Campidoglio del 6 gennaio, è stata accolta come un gesto doveroso e opportuno. Degno di nota è stato il suo accorato appello all’unità nazionale, volto a superare la pandemia, le profonde divisioni politiche, l’estremismo e il suprematismo – tutte tossiche eredità dei quattro anni della presidenza Trump. Biden ha espressamente richiesto l’aiuto di tutti gli americani per ricomporre il tessuto del Paese.

Il Presidente ha poi affermato: “Questo è il giorno dell’America, della democrazia, della storia e della speranza”. Parole che l’intera comunità globale desiderava ardentemente ascoltare, specialmente in questo periodo oscuro segnato dalla pandemia di coronavirus e da altre gravi problematiche che affliggono il nostro pianeta.

L’agenda del nuovo inquilino della Casa Bianca è densa di priorità: dalla gestione della pandemia alla ridefinizione della politica estera, dalle riforme in ambito lavorativo e fiscale alla stabilizzazione finanziaria, dalla protezione ambientale (con il rientro negli Accordi di Parigi sul clima) alla sanità e alla questione dell’immigrazione. Joe Biden, in definitiva, si prefigura come un potenziale alleato prezioso per l’Unione Europea, suggerendo una possibile riapertura e un rafforzamento dei rapporti tra Bruxelles e Washington, insieme a un rilancio del multilateralismo, tanto penalizzato sotto la precedente amministrazione di Donald Trump.

Si profilano all’orizzonte propositi concreti per nuove manovre geopolitiche ed economiche sullo scenario internazionale. Tutto ciò, in sintesi, lascia presagire cambiamenti profondi e costruttivi sotto la nuova amministrazione Biden. Il mio più sincero augurio, rivolto sia al nuovo Presidente che al mondo intero, è che si possa giungere a un riconoscimento universale dei valori fondamentali di libertà, giustizia, democrazia, pace e tutela dell’ambiente naturale, pilastri indispensabili per la crescita e il benessere collettivo globale. Tutto ciò, come ha concluso il Presidente, “con l’aiuto di Dio”.