Monesarchio: Dietro lo Sfarzo Natalizio, i Disagi Costanti dei Cittadini

Monesarchio: Dietro lo Sfarzo Natalizio, i Disagi Costanti dei Cittadini

L’imponente albero di Natale, pur con la sua magnificenza, non riesce a celare la realtà di Monesarchio, dove persino il simbolo della nostra comunità, l’Hercules Alexicacos, sembra osservarci con malinconia. Il suo splendore non basta a distogliere l’attenzione dei nostri concittadini dai problemi radicati che questa amministrazione aveva promesso di risolvere già cinque anni fa.

Non attenua la preoccupazione di quei residenti che, nelle ore più impensate, si ritrovano senza acqua per l’igiene personale o per cucinare. Non era forse questa la priorità assoluta, così ampiamente annunciata? In un quinquennio, al di là delle denunce all’Alto Calore (di cui ricordiamo il nostro sindaco era membro del CdA) e di meri proclami sui giornali, nessun provvedimento risolutivo è stato adottato.

Il clima festivo non oscura neanche il malcontento di chi resta imbottigliato nel traffico del centro o è costretto a continue “gimkane” per evitare le pericolose voragini che costellano le nostre strade periferiche. Non conforta il cittadino l’inefficacia del sistema di videosorveglianza, che lo obbliga a organizzare ronde notturne per la propria sicurezza.

Gli operatori economici si aspettano un’area PIP adeguatamente illuminata e dotata di vie di accesso decenti, ma invano. I commercianti, che dal clamore dell’allestimento di un “Natale Coi Fiocchi” si aspettavano un incremento degli affari, sono rimasti delusi, vedendo svanire la speranza di una boccata d’ossigeno economico.

Gli abitanti del centro storico, il cui borgo rimane bello solo nei nostri cuori, attendono invano attenzione e interventi, almeno quelli di messa in sicurezza. I pochi turisti che desiderano raggiungere il Museo del Sannio Caudino si trovano a costeggiare un cantiere perenne, simbolo di un’opera incompiuta il cui destino è incerto a causa dell’inerzia amministrativa.

Non distoglie l’attenzione l’attesa per un PUC (Piano Urbanistico Comunale) che, a detta di questi amministratori, doveva rappresentare il motore di sviluppo del nostro paese. I genitori continuano a portare i figli in scuole che, dall’anno della loro costruzione, non sono state sottoposte a seri interventi di ristrutturazione e a ricambi degli arredi scolastici.

I giovani sono costretti a spostarsi a Rotondi per nuotare, ad Airola per fare jogging, a Bucciano per giocare a calcio, e trovano inaspettatamente divertimento nel “Natale” sammartinese e nella movida cervinarese. I volontari delle associazioni animaliste, che conducono battaglie a difesa dei nostri amici a quattro zampe, si sentono regolarmente ignorati, mentre il Comune destina 100.000 euro annui al canile di Grazzanise per il ricovero dei nostri randagi.

NON DISTRAE NOI che guardiamo oltre la superficie dell’ipocrisia e della cattiva politica. Non distrae noi che accendiamo i riflettori sui fondi spesi male. Non distrae noi che da anni ci battiamo per ottenere TRASPARENZA, LEGALITÀ ED EGUAGLIANZA SOCIALE. Non distrae noi che amiamo la sovranità popolare (Regnat Populus semper).

Ai cittadini, agli elettori, agli amici che ci sostengono con il cuore colmo di speranza, AUGURIAMO UN 2018 PROSPERO E FORIERO DI UN NUOVO CORSO… #NOINONSIAMOCOMELORO