De Luca senza peli sulla lingua: “Ministri? Persino i parcheggiatori abusivi avrebbero avuto più dignità. L’Italia è a un bivio.”

De Luca senza peli sulla lingua: “Ministri? Persino i parcheggiatori abusivi avrebbero avuto più dignità. L’Italia è a un bivio.”

Una democrazia autentica si nutre di etica, di insegnamento e di autorevolezza, altrimenti smarrisce la propria essenza e il suo irrinunciabile valore. Affermare oggi che la democrazia italiana goda di tale dignità sarebbe, per me, una menzogna. Ciò che giunge ai cittadini è uno spettacolo deprecabile, un vero e proprio mercanteggiamento politico. La recente crisi di governo ha dissolto un altro principio cardine, quello dell’uguaglianza dei voti individuali. L’esperienza dimostra come gli esecutivi composti da figure impreparate fatichino a progredire. Per pudore, evito di citare specifici membri del precedente gabinetto, ma devo sottolineare che alcuni ministri, in qualsiasi nazione civilizzata, avrebbero avuto difficoltà a trovare impiego persino come parcheggiatori informali. Ironia della sorte, coloro che per un decennio hanno predicato l’abolizione del continuo negoziato politico, come il Movimento 5 Stelle, che aveva promesso di non stringere alleanze e di governare in solitaria, si sono ora spinti all’estremo opposto: non solo discutono di coalizioni, ma si dedicano a trattative su base individuale per ogni parlamentare. Questa è un’immagine disdicevole della politica e delle istituzioni, ben lontana dalla tanto sbandierata lotta contro la “casta”; stiamo assistendo a una rappresentazione penosa. Le consultazioni sono in corso, e immagino la grande emozione che tutti proverete seguendo i resoconti televisivi e le dichiarazioni delle delegazioni. Non intendo sottrarvi a questa ‘commozione’; conservatela pure. Per quanto mi riguarda, non è il caso di sprecare un solo minuto; ci aggiorneremo tra una settimana o dieci giorni per valutare gli sviluppi.

Un programma come il Recovery Plan, mirato alla creazione di occupazione e al risanamento sociale, non era assolutamente alla portata del governo dimissionario, men che meno l’elaborazione di un credibile piano vaccinale. E i 209 miliardi di euro? Non ho udito una singola voce all’interno dell’esecutivo decidere la loro destinazione. Se in Italia persistiamo in questa staticità amministrativa e giudiziaria, non assisteremo ad alcun cambiamento sostanziale. La Regione Campania ha già autorizzato quindici progetti per l’avvio di cantieri, ma si rischiano due anni di stallo inutile. Manca, in questo paese, una reale comprensione delle problematiche.

Per quanto riguarda la campagna vaccinale, le posizioni delle aziende farmaceutiche sono allarmanti: perché non vengono pubblicati i contratti? La segretezza degli accordi dell’UE è una scandalosa anomalia. Esiste un vero e proprio ‘mercato nero’ dei vaccini, che ha gravemente penalizzato la Campania, costringendoci a lottare per ottenere ciò che ci spetta. Sorprendentemente, le dosi non sono arrivate nelle regioni con il maggiore fabbisogno di personale sanitario, e assistiamo alla vaccinazione di individui che non rientrano nelle categorie del personale medico o delle RSA. Io pretendo una dose per ogni cittadino italiano. È paradossale notare la ‘scomparsa’ del Ministero della Salute, rimpiazzato da un Commissario all’Emergenza. Simili anomalie mettono in luce che le scelte politiche cruciali dovrebbero spettare a chi è stato eletto dai cittadini, non a figure tecniche. Gli ‘stand Primula’ per le vaccinazioni sono ancora in cerca di chi li debba edificare. In Campania, stiamo autonomamente individuando strutture come palestre e oratori per la somministrazione dei vaccini; che senso ha, dunque, una gara d’appalto nazionale per queste realizzazioni? La carenza di vaccini costituisce il problema principale: l’obiettivo di completare le vaccinazioni entro il 2021 è ormai un miraggio. L’intento intermedio di vaccinare l’intera popolazione di Napoli entro luglio, con 50.000 inoculazioni al giorno, è pura illusione: tale quantità è ciò che riceviamo in una settimana, non in un solo giorno. Per ovvie ragioni aritmetiche, il piano sarà completato solo nel 2022, una circostanza deplorevole. Parlare di immunità di gregge entro l’autunno sono solo fandonie e sciocchezze che generano aspettative destinate a delusione. Grande attesa c’è stata per il vaccino AstraZeneca, ma la sua somministrazione è ora raccomandata solo per chi ha meno di 65 anni, data la sua efficacia dimostrata in quella fascia. Il vaccino Johnson & Johnson, invece, si prospetta più efficace e richiede un’unica dose. A febbraio riceveremo 240.000 vaccini, e un’altra priorità è la vaccinazione degli ultraottantenni. I cittadini con più di 80 anni possono manifestare la loro adesione attraverso il sito della Regione Campania, il proprio medico di base o la farmacia di fiducia. Si prega di segnalare la propria disponibilità per essere contattati rapidamente. Sebbene una parte degli anziani non possa spostarsi da casa, chi è autonomo dovrà recarsi nei distretti sanitari. Inizieremo tra il 7 e il 10 febbraio: approfittate per iscrivervi.

Sul fronte COVID-19, stiamo registrando un incremento significativo dei contagi, il che giustifica la nostra permanenza in zona gialla. Tuttavia, la Campania rischia di passare in zona ‘rossa’ in qualsiasi momento. Un focolaio preoccupante è stato individuato a Torre Annunziata, con 600 persone risultate positive; il sindaco locale è chiamato ad adottare tutte le misure necessarie. Se calcoliamo il tasso di incidenza ogni 100.000 abitanti, i nostri dati sono estremamente elevati: a Salerno si contano 276 positivi, una situazione critica, mentre a Napoli sono 129.

Per quanto concerne il settore scolastico, abbiamo fornito chiarimenti in merito alla riapertura delle scuole secondarie con una percentuale di presenza variabile tra il 50 e il 70 percento. È stato ovviamente previsto un piano per i trasporti, volto a prevenire gli assembramenti. Sottolineo una grave responsabilità del Presidente del Consiglio per aver avallato le decisioni del Ministro dell’Istruzione, ma preferisco non dilungarmi ulteriormente su questo punto. Il potenziamento del trasporto pubblico rimane un’esigenza fondamentale e non è stato affatto cancellato. In questi giorni, molte famiglie hanno espresso difficoltà nell’accompagnare i figli a scuola con orari scaglionati, o hanno evidenziato la carenza di mezzi di trasporto nelle zone più interne. Abbiamo inoltre segnalato una serie di problematiche relative all’obbligo di frequenza per i bambini immunodepressi o appartenenti a nuclei familiari in situazioni di fragilità. Mantenere gli studenti con la mascherina e le finestre chiuse in pieno inverno sono preoccupazioni che abbiamo raccolto e inoltrato alle istituzioni scolastiche. A questo punto, la decisione spetta ai dirigenti scolastici; noi, tranne in situazioni di estrema urgenza, non possiamo intervenire. Rimanere in classe per sei ore consecutive non può che generare ripercussioni sulla salute e sulla didattica, un’osservazione che, curiosamente, non ho mai sentito fare altrove. Chiedo a qualche esperto del mondo dell’educazione di illuminarmi sulla reale capacità di concentrazione dei ragazzi alle tre o quattro del pomeriggio.