Airola: Medico INPS Confonde Indirizzo, Paziente Assente Ingiustificata Denuncia il Disservizio
Un recente episodio ad Airola ha evidenziato ancora una volta le criticità nel sistema di accertamento delle assenze per malattia da parte dell’INPS. Un medico fiscale, incaricato di una visita di controllo, ha bussato all’indirizzo errato, trovando la porta chiusa e lasciando di conseguenza un avviso di assenza ingiustificata.
La protagonista di questa spiacevole vicenda è la signora Filomena, dipendente del Ministero dell’Istruzione (Miur), residente in un complesso abitativo in via Caracciano, alla periferia di Airola. A causa di questo disguido, la donna si trova ora nella scomoda posizione di dover raggiungere gli uffici INPS di Benevento, nonostante la sua condizione di salute o un eventuale recente rientro al lavoro. Una situazione evidentemente gravosa, che con un maggiore scrupolo da parte del sanitario si sarebbe potuta prevenire.
Il fulcro dell’errore risiede nel fatto che la signora Filomena risiede in un appartamento distinto da quello della sorella, la quale condivide lo stesso cognome e al momento della visita non era presente. L’avviso di mancato accertamento è stato erroneamente depositato nella cassetta della posta di quest’ultima. Un’attenta verifica dell’identità e dell’esatto numero civico avrebbe consentito al medico di individuare correttamente la paziente, che era regolarmente in casa.
Nonostante situazioni simili non siano inedite, questa volta la signora Filomena ha optato per un’azione decisa, inoltrando una formale e “vibrata” protesta all’INPS, esponendo dettagliatamente i fatti. Nella sua lettera, ha specificato: “Ero presente nella mia abitazione, così come lo sono stata per l’intera durata della mia condizione di malattia, essendo impedita nei movimenti a causa di seri problemi di deambulazione. Il medico fiscale preposto alla visita ha lasciato un avviso nella cassetta delle lettere di mia sorella, la quale risiede nel medesimo complesso residenziale ma in un edificio differente. Da ciò desumo che non abbia diligentemente cercato il mio specifico numero civico, bensì si sia fermato al primo palazzo, citofonando al cognome omonimo, senza ricevere risposta a causa dell’assenza dei residenti. Mia sorella, al suo rientro, mi ha subito informato della presenza dell’avviso nella sua cassetta postale.”
“Episodi di questa natura,” ha aggiunto la signora Filomena nel suo commento, “si presentano con una certa regolarità, ma troppo spesso le persone tendono a ignorarli. Io, al contrario, sono convinta che tali inefficienze debbano essere puntualmente denunciate. È imperativo che il medico incaricato del controllo si assicuri con assoluta certezza di aver raggiunto l’effettivo domicilio del paziente in malattia, prima di procedere con la notifica di mancata reperibilità.”
Questo tipo di disservizi, completamente evitabili, richiede un più attento monitoraggio e una supervisione rigorosa da parte dell’ente preposto agli accertamenti. Essi, infatti, generano notevoli disagi e complicazioni per i cittadini che ne sono vittime.
