M5S Campania: Una Legge per Regolamentare l’Influenza e Garantire Trasparenza Istituzionale

M5S Campania: Una Legge per Regolamentare l’Influenza e Garantire Trasparenza Istituzionale

È ormai inderogabile la necessità di regolamentare la presenza e le attività dei lobbisti all’interno della Regione Campania. Non è più accettabile che individui o gruppi che si autodefiniscono portatori di interessi, celando talvolta scopi personali o agendo per conto di entità fittizie, possano condizionare decisioni e provvedimenti con significative ripercussioni sulla vita dei nostri concittadini. Occorre stabilire, in modo definitivo, un quadro di regole chiare e direttive precise che definiscano gli standard di condotta per tutti coloro che interagiscono con l’ente regionale, a cominciare dall’implementazione di un registro ufficiale e di un documento identificativo per i rappresentanti di interessi e le cosiddette “organizzazioni di pressione”.

Così si esprime il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Vincenzo Ciampi, principale promotore della proposta di legge intitolata “Misure per la trasparenza e la rappresentanza degli interessi nell’attività di lobbying nei processi decisionali pubblici”.

Ciampi chiarisce: “L’obiettivo primario è prevenire il sorgere di fenomeni corruttivi, promuovendo nel contempo la limpidezza e la rendicontabilità nel processo politico. Vogliamo fare chiarezza sull’identità degli attori privati che cercano di influenzare le scelte politiche e sui settori specifici sui quali si concentra la loro attenzione.”

Il testo della proposta legislativa prevede, nello specifico, l’istituzione di un registro pubblico dei rappresentanti di interesse, definendone le modalità di accesso alle sedi istituzionali della Regione, nonché i diritti e i doveri connessi. Ai portatori di interesse sarà inoltre richiesta la dotazione di un tesserino di riconoscimento, fungendo da titolo di accesso agli edifici regionali. Sarà loro imposto l’obbligo di comunicare ogni forma di omaggio, bene, prestazione di servizio o offerta in denaro di valore superiore a 50 euro, elargito, anche indirettamente, a decisori pubblici o ai loro familiari.

“Questo percorso – conclude il consigliere – è stato tracciato nella precedente legislatura dal collega Vincenzo Viglione, e nel solco di tale impegno intendo proseguire la mia battaglia per una normativa di buon senso, essenziale a scongiurare illeciti e atti di corruzione.”