Due quarantenni del Casertano deferiti per raggiro telematico: il caso di Bagnoli Irpino
I Carabinieri della Stazione di Bagnoli Irpino hanno segnalato alla Procura due individui di circa quarant’anni, residenti nella provincia di Caserta, sospettati di aver perpetrato una truffa. L’inchiesta ha preso avvio in seguito alla querela presentata da un abitante del luogo. Costui, necessitando di un attrezzo per la sua officina, si era imbattuto in un’offerta estremamente vantaggiosa su una piattaforma di vendita online. Attratto dal prezzo irripetibile, aveva deciso di mettersi in contatto con il venditore per ottenere maggiori delucidazioni e fugare ogni possibile sospetto di un inganno. Il presunto venditore, con risposte dettagliate e convincenti, era riuscito a guadagnarsi la fiducia dell’interessato, il quale, senza esitazione, aveva proceduto al versamento della somma pattuita attraverso una ricarica su carta prepagata. Al momento della ricezione, l’attrezzo si rivelava però difettoso e inutilizzabile. Nel tentativo di contattare nuovamente il mittente, la vittima si è trovata di fronte alla sua totale irreperibilità, con i recapiti forniti che risultavano inattivi. Le indagini condotte dai Carabinieri hanno consentito di identificare i due soggetti ritenuti responsabili del raggiro. In base alle prove raccolte, sono stati quindi denunciati a piede libero all’Autorità Giudiziaria competente.
In questo contesto, si rinnova l’appello a seguire le raccomandazioni diffuse nell’ambito dell’iniziativa “Difenditi dalle truffe”. Tale programma, fortemente voluto dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, è stato implementato diffusamente su tutto il territorio tramite le unità dipendenti, con l’obiettivo specifico di contrastare questi crimini di tipo predatorio. È cruciale acquisire la capacità di riconoscere le situazioni potenzialmente pericolose e adottare, di conseguenza, le misure cautelari opportune. Si consiglia sempre di nutrire scetticismo verso offerte d’acquisto eccessivamente vantaggiose, poiché potrebbero nascondere un inganno o la vendita di merce di provenienza illecita.
