La Crisi dei Trasporti Campani: Il M5S Attacca l’Inerzia Dirigenziale di EAV e il Fallimento del Sistema di Sicurezza
La tanto attesa inversione di rotta per i trasporti regionali, più volte promessa negli anni da Vincenzo De Luca, si configura in realtà come l’esatto opposto di quanto rivelato dall’ultima, impietosa, analisi del rapporto Pendolaria. Questo studio dipinge un quadro di costante peggioramento per i mezzi gestiti da EAV, evidenziando come il numero di viaggiatori si sia quasi dimezzato nell’ultimo ottennio, spingendo molti a prediligere il mezzo privato, con inevitabili ripercussioni sulla fluidità del traffico e un impatto ambientale notevolmente negativo.
Malgrado gli investimenti profusi, inclusa l’acquisizione dei moderni convogli “Rock”, l’esperienza di viaggio su linee cruciali come la Circumvesuviana, la Cumana e la Circumflegrea rimane lenta e precaria. Il rischio di sovraffollamento è una costante, diretta conseguenza di ritardi cronici e soppressioni frequenti. È quanto denuncia Luigi Cirillo, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione Trasporti.
“Se per un decennio consecutivo i servizi di trasporto pubblico in Campania sono costantemente emersi come i più carenti a livello nazionale,” sottolinea Cirillo, “è inequivocabile che ogni tentativo di miglioramento debba necessariamente partire da un rinnovamento della governance.” Tra le lacune più significative della gestione, Cirillo evidenzia la mancata implementazione del sistema SCMT (Sistema di Controllo della Marcia del Treno). Questo dispositivo, essenziale per modulare la velocità dei treni in prossimità di passaggi a livello aperti o durante rallentamenti, avrebbe dovuto essere operativo entro giugno 2019. Tuttavia, a distanza di ben due anni da quella scadenza, la procedura di affidamento per la sua realizzazione non è stata neppure avviata.
Nel frattempo, l’agenzia ferroviaria ha imposto una restrizione di velocità a 50 km/h su diverse tratte, con conseguenti rallentamenti che gravano sull’efficienza dell’intero servizio. Questo episodio, secondo Cirillo, è un chiaro simbolo della profonda disorganizzazione e inadeguatezza che caratterizza la leadership di EAV.
