Montesarchio: La Torre Angioina bloccata tra Polo Museale e Soprintendenza

Montesarchio: La Torre Angioina bloccata tra Polo Museale e Soprintendenza

Un passo iniziale è stato compiuto. Nelle prime ore di oggi, i rappresentanti del Demanio dello Stato si sono recati a Montesarchio per un’ispezione, accogliendo la sollecitazione dell’amministrazione comunale, presieduta dal sindaco Franco Damiano, che mira a ottenere la gestione della storica Torre Angioina.

Tale richiesta si basa su una normativa statale che consente agli enti territoriali di assumere la custodia e valorizzare beni di pregevole interesse storico-artistico. Un’azione che la giunta Damiano ha già parzialmente intrapreso in passato: nel 2015, la Torre, rimasta inaccessibile per circa tre decenni, fu riaperta, con un notevole investimento economico e in piena sintonia con la Soprintendenza Archeologica, per ospitare l’esposizione del prezioso Vaso di Asteas.

Tuttavia, i funzionari demaniali hanno chiarito che la loro visita costituisce solo un preambolo. Prima di procedere, è indispensabile dirimere un intricato nodo di competenze tra il Polo Museale della Campania e la Soprintendenza Archeologica. Il punto cruciale è stabilire a quale ente spetti attualmente la responsabilità della Torre, specialmente considerando l’integrazione del Museo del Sannio Caudino nella giurisdizione del Polo Museale regionale.

Per scongiurare ulteriori ritardi amministrativi, il sindaco Franco Damiano ha annunciato la sua intenzione di inoltrare nuovamente, nei prossimi giorni, la domanda di affidamento direttamente al Demanio. La Torre, infatti, è attualmente inaccessibile al pubblico. Eppure, l’esperienza passata con l’esposizione del Vaso di Asteas ha dimostrato inequivocabilmente il suo immenso potenziale attrattivo, capace di convogliare un gran numero di visitatori a Montesarchio.

Considerando l’impegno concreto dell’amministrazione comunale, non solo a garantire l’apertura ma anche a valorizzare e rilanciare il sito con progetti mirati, questi ostacoli burocratici appaiono del tutto insensati, configurandosi piuttosto come un freno ingiustificato alla fruizione delle nostre inestimabili ricchezze culturali.