Benevento: Sequestro Preventivo di Beni all’Imprenditrice del Legname, Donazione alla Figlia nel Mirino

Benevento: Sequestro Preventivo di Beni all’Imprenditrice del Legname, Donazione alla Figlia nel Mirino

Nella mattinata odierna, un’importante operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Benevento, su disposizione della Procura della Repubblica locale, ha portato all’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo.

Il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, riguarda beni per un valore complessivo di circa 506.000 euro ed è stato notificato a una donna, già figura di spicco nel commercio all’ingrosso di legnami e semilavorati. L’accusa è di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, ai sensi dell’articolo 11 del Decreto Legislativo n. 74/2000.

Sono stati posti sotto sequestro denaro e disponibilità finanziarie per un ammontare fino a 256.000 euro, oltre a proprietà immobiliari nel capoluogo sannita – un fabbricato e un terreno – stimate in circa 250.000 euro.

Questa complessa indagine, meticolosamente coordinata dalla magistratura beneventana, trae origine da specifiche segnalazioni investigative. Tali informazioni sono emerse grazie a un protocollo siglato il 25 settembre 2019 tra la Procura, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Benevento e la Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate, finalizzato a contrastare le violazioni tributarie.

Gli accertamenti, svolti dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria delle Fiamme Gialle, hanno incluso approfondite analisi documentali e capillari verifiche bancarie, svelando condotte illecite poste in essere dalla destinataria del provvedimento. Queste consistono in atti fraudolenti su beni propri e di terzi, volti a eludere il versamento delle imposte sul reddito o sull’IVA.

Le investigazioni hanno in particolare accertato che la donna, già sotto processo per reati fiscali in due distinti procedimenti penali in corso presso la Procura locale e gravata da un debito erariale che supera il milione di euro, ha tentato di ostacolare la riscossione coattiva da parte dell’Erario. A tal fine, ha trasferito, mediante un atto di donazione, un immobile e un terreno agricolo, entrambi situati nel comune di Benevento, alla figlia ventitreenne.

Ulteriori verifiche economico-patrimoniali hanno poi rivelato che la figlia, pur facendo parte del nucleo familiare prima e dopo la donazione, non disponeva di redditi o risorse finanziarie proprie sufficienti a coprire le spese successive per il completamento della proprietà. Ciò ha indotto gli inquirenti a ritenere che il bene non sia mai realmente uscito dalla disponibilità materiale dell’indagata.