Incendio ad Avellino: Agente Penitenziario Intossicato in Cella

Incendio ad Avellino: Agente Penitenziario Intossicato in Cella

Un agente della polizia penitenziaria di Avellino è stato ricoverato in ospedale per intossicazione da fumo, a seguito di un focolaio appiccato da due reclusi all’interno del reparto di isolamento. A seguito dell’accaduto, Edmondo Cirielli, Questore della Camera e deputato campano di Fratelli d’Italia, ha espresso piena solidarietà all’operatore coinvolto. Cirielli ha poi sottolineato che tali episodi di violenza all’interno degli istituti carcerari sono una conseguenza diretta della gestione fallimentare dell’ex ministro Bonafede. La sua azione, a detta del deputato, avrebbe ulteriormente compromesso gli effetti negativi delle precedenti riforme penitenziarie introdotte dal Partito Democratico. Invece di adottare misure concrete per affrontare la criticità, Bonafede avrebbe optato per scelte discutibili, culminate persino in vere e proprie rivolte all’interno delle prigioni. Secondo Cirielli, l’ex ministro ha omesso di intervenire su punti cruciali: l’inasprimento delle sanzioni per i detenuti aggressivi, la costruzione di nuove strutture detentive, l’aumento degli organici tramite l’utilizzo delle graduatorie esistenti e la fornitura agli agenti di strumenti essenziali per la loro difesa, come i taser.