Validità della Carica di Sindaco Riccio Confermata: Il Tribunale di Benevento Respinge l’Appello della Minoranza
Il Tribunale di Benevento, nella sua I sezione civile, ha invalidato il ricorso presentato da un gruppo di consiglieri comunali di minoranza, onerandoli inoltre delle spese legali a favore di Salvatore Riccio, Sindaco della città di Sant’Agata de’ Goti.
I consiglieri di minoranza avevano impugnato la delibera del Consiglio Comunale di Sant’Agata de’ Goti n. 15 del 9 ottobre 2020, relativa all’“Insediamento del Consiglio Comunale. Esame delle condizioni di eleggibilità e compatibilità degli eletti; convalida degli eletti ed eventuali surrogazioni”. In particolare, miravano a ottenere la revoca o la dichiarazione di inefficacia di tale atto, contestando che il Dott. Riccio fosse ineleggibile alla carica di Sindaco. Secondo la loro tesi, la posizione di Riccio come dirigente di seconda fascia del Ministero dell’Economia e delle Finanze, con l’incarico di Direttore della Ragioneria Territoriale dello Stato di Napoli e Caserta – città capoluogo nella medesima Regione in cui è ubicato l’ente locale amministrato – configgerebbe con quanto stabilito dall’articolo 60, comma 1, numero 5, del decreto legislativo n. 267/2000. L’obiettivo ultimo era la dichiarazione di decadenza del Sindaco dalla sua carica elettiva.
Tuttavia, la pronuncia del 9 marzo 2021 ha chiarito l’assenza delle condizioni che avrebbero configurato tale ineleggibilità o conflitto di interesse. La Corte ha stabilito che la qualifica del Dott. Riccio come dirigente di seconda fascia non rientra in alcuna delle casistiche previste dalla normativa per l’ineleggibilità e non genera incompatibilità tra il suo ruolo di Sindaco e la sua funzione direttiva presso le Ragionerie Territoriali dello Stato di Napoli e Caserta.
Commentando l’esito, il Primo Cittadino ha espresso profonda soddisfazione: “Ancora una volta, fatti concreti e sentenze giudiziarie dimostrano la totale infondatezza, sia sul piano del buon senso che su quello giuridico, delle iniziative intraprese da questa minoranza.” Ha aggiunto: “Ero sereno e fiducioso, consapevole di non aver commesso alcun errore nella valutazione della mia posizione professionale, che non è e non è mai stata in contrasto con la funzione di Sindaco di Sant’Agata de’ Goti. Evidentemente, ai consiglieri Carmine Valentino, Renato Lombardi, Nicoletta Vene, Giannetta Fusco e Luciano Iannotta non sono state sufficienti le mie spiegazioni e rassicurazioni, spingendoli a rivolgersi alla giustizia civile. Bene, la giustizia è stata resa ancora una volta!”
Riccio ha proseguito manifestando l’auspicio che, dopo questa sentenza e una precedente pronuncia del TAR che aveva già respinto un ricorso dell’opposizione relativo a presunti ritardi nella messa a disposizione degli atti consiliari, si possa considerare chiusa la stagione dei contenziosi. “Spero sinceramente,” ha ribadito, “e invito nuovamente i consiglieri di minoranza a non ostacolare l’attività amministrativa legittimamente in corso, sempre nel rispetto delle norme. In questo periodo così complesso, è inutile ripeterlo, sarebbe opportuno mostrare equilibrio e unione di intenti, perlomeno nella gestione di un’emergenza sanitaria che ci sta imponendo sacrifici enormi da oltre un anno e che non ha colori politici. Un virus che non fa distinzioni né sconti; tutti noi, che abbiamo l’onore e l’onere di rappresentare le istituzioni in Consiglio Comunale, dovremmo agire con l’unico scopo di salvaguardare la salute pubblica e tutelare i cittadini, con particolare attenzione verso coloro che stanno subendo le conseguenze economiche di questa crisi. In questa battaglia non esiste maggioranza né opposizione.”
Il Sindaco ha concluso la sua dichiarazione sottolineando: “Ho ribadito in più occasioni che la politica si realizza attraverso scelte ponderate e una programmazione accurata, orientata ai bisogni dell’intero paese e di tutti i cittadini. Non si fa certo nelle aule di un tribunale, esponendo l’ente, già in dissesto, a costi legali che sottraggono risorse vitali alla città, né con dichiarazioni infondate e prive di sostanza, mirate solo a rallentare un’amministrazione già messa a dura prova.”
