Controsenso Bruciante: Richiesta di 92mila Euro a un Medico del 118 nel Giorno delle Vittime Covid, La Denuncia di Valeria Ciarambino

Controsenso Bruciante: Richiesta di 92mila Euro a un Medico del 118 nel Giorno delle Vittime Covid, La Denuncia di Valeria Ciarambino

La paradossale richiesta di restituzione di tutti i compensi supplementari pregressi per i professionisti del Servizio di Emergenza 118, giunta dopo la già subita decurtazione del 25% dello stipendio durante il picco dell’emergenza sanitaria da Covid-19, purtroppo non ha ancora trovato una via d’uscita. L’affronto più grave inferto ai medici del 118 si concretizza ora in una notifica, inviata nelle scorse ore, che esige il recupero in un’unica soluzione di tutte le indennità passate. Il caso emblematico del sanitario costretto a versare 92mila euro risuona come un’amara derisione, un oltraggio che diventa intollerabile proprio nel giorno in cui si commemorano le innumerevoli vite spezzate dal Covid-19.

Questa giornata cruciale dovrebbe essere dedicata a rendere omaggio a tutte le vittime di questo devastante virus, stando al fianco di chi opera incessantemente, giorno e notte, in prima linea per salvare esistenze umane. “Eppure, mentre gli operatori sanitari italiani sono stati proposti per il prestigioso Premio Nobel per la Pace, in Campania i nostri medici si trovano a fronteggiare questo insensato paradosso”, ha dichiarato Valeria Ciarambino, Vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle.

Ciarambino prosegue: “Dopo un’istanza formale e ben due richiami, sono finalmente riuscita a ottenere la convocazione, per i prossimi giorni, di un’audizione presso la Commissione Sanità. Il mio intento è dimostrare la solidarietà del Consiglio regionale e tentare di individuare una soluzione a questa irragionevole vicenda, collaborando con tutte le istituzioni coinvolte. A causa della riduzione delle indennità, molti professionisti stanno abbandonando il 118, lasciando un numero elevato di postazioni per ambulanze scoperte di personale medico. Nel contempo, alcune ASL stanno bandendo gare d’appalto per esternalizzare il servizio a cooperative, impiegando volontari a costi irrisori. Ciò sta inevitabilmente depauperando il settore di figure professionali qualificate in un frangente emergenziale così delicato, proprio nel pieno della terza ondata pandemica.”