Decreto Sostegni Approvato: Stralcio Selettivo delle Cartelle e Ingente Pacchetto di Aiuti per Economia
Il Gabinetto ha dato il via libera al testo del Decreto Sostegni, come confermato da fonti governative. Tra le misure chiave, spicca la cancellazione dei debiti tributari pregressi fino a 5.000 euro, riferiti al periodo compreso tra il 2000 e il 2010 (una revisione rispetto all’ipotesi iniziale del 2015). Questo sgravio sarà tuttavia applicato esclusivamente a coloro che rientrano in una soglia reddituale non superiore ai 30.000 euro.
Questa formula rappresenta il punto d’incontro raggiunto in sede di Consiglio dei Ministri sulla questione dello stralcio delle cartelle, che ha costituito uno degli elementi centrali del decreto. Prima dell’avvio della seduta del CDM, si era consumato un confronto acceso tra le forze politiche sul tema. La Lega, infatti, premeva per un intervento più ampio, con l’obiettivo di sostenere il maggior numero possibile di famiglie, sottolineando come queste misure non dovessero favorire i grandi evasori ma milioni di cittadini in difficoltà. Il partito si è inoltre impegnato per introdurre una norma che permetta al Ministero dell’Economia e delle Finanze di riformare il sistema di riscossione, incrementando le opportunità di cancellazione e rottamazione. Anche Forza Italia ha sostenuto con fermezza la necessità di maggiori risorse per l’azzeramento dei vecchi avvisi di pagamento, richiedendo parallelamente sgravi contributivi per il settore agricolo.
Il Partito Democratico, invece, si era mostrato propenso ad accettare un intervento sulle cartelle, purché fosse “mirato e chirurgico”. La posizione del PD puntava a limitare lo stralcio ai debiti dal 2000 al 2010 e a imporre precisi limiti di reddito ai beneficiari della sanatoria, esattamente come poi è stato stabilito. Per sciogliere il nodo e permettere l’approdo del decreto Sostegni sul tavolo del Gabinetto, si è tenuta una riunione informale a Palazzo Chigi, dopo la quale il Consiglio dei Ministri è iniziato con oltre tre ore di ritardo.
Il decreto include anche un pacchetto significativo di aiuti per altri settori. Per l’agricoltura, sono stati stanziati 300 milioni di euro per la decontribuzione lavorativa, una misura fortemente voluta e ottenuta da Forza Italia. Il turismo riceverà un supporto ingente, pari a circa 1,7 miliardi di euro. Nello specifico, 700 milioni sono destinati alla montagna (impianti di risalita, maestri di sci, attività commerciali, baite e affitti sci), 900 milioni andranno a favore dei lavoratori stagionali (inclusi P. IVA, autonomi del turismo e terme), e 100 milioni saranno dedicati alle fiere. A queste somme si aggiungerà una quota del maxi fondo da 200 milioni per le imprese di ristorazione nei centri storici specializzate in eventi privati, oltre a una parte pro-quota dei 10 miliardi previsti come contributi a fondo perduto.
L’approvazione del Decreto Sostegni, del valore complessivo di 32 miliardi di euro, è stata seguita dall’attesa conferenza stampa di Mario Draghi, la prima del Presidente del Consiglio da quando ha assunto l’incarico.
