L’Irpinia saluta il Dott. Angelo Frieri: un tributo commosso a un’anima generosa
Il Dottor Angelo Frieri è stato ricevuto con un lungo, sentito e vibrante applauso, un simbolico abbraccio tributato dai suoi eterni colleghi, amici e conoscenti. Prima della cerimonia funebre, la salma ha fatto ritorno in quella che per quarant’anni era stata la sua vera dimora: l’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi. La neve scendeva fitta quel giorno, una candida coltre che sembrava voler evocare la purezza della sua persona, ma anche una sorta di rinascita e metamorfosi spirituale.
Il corteo funebre, aperto da ambulanze con sirene spiegate, ha circumnavigato la struttura ospedaliera, fermandosi infine davanti all’ingresso. Quella soglia, che per decenni il medico, stimato e amico di tutti, aveva varcato ogni singola mattina, oggi lo accoglieva per l’ultima volta. A seguire, la benedizione del cappellano e un intenso momento di preghiera. Un’ingente folla di amici e collaboratori ha voluto essere presente per l’estremo saluto, tra lacrime sincere e profonda commozione.
Angelo Frieri, la cui professione era divenuta un’autentica missione al servizio della sua comunità e del suo territorio, resterà impresso nei cuori di tutti. Uomo di grande bontà, affabile e sempre pronto ad aiutare, ha dimostrato la sua straordinaria generosità fino alla fine, scegliendo di donare gli organi e offrendo così una speranza di nuova vita ad altri. Da questo stesso ospedale, il Criscuoli – che l’ASL auspica possa presto portare anche il nome di Angelo Frieri –, la salma è stata poi trasportata alla Cattedrale di Sant’Angelo dei Lombardi, dove l’Arcivescovo Monsignor Cascio ha officiato la solenne messa.
Oltre ai familiari, erano presenti numerosi sindaci dell’Alta Irpinia, insieme ai vertici delle strutture sanitarie e dell’ASL. Malgrado le condizioni meteorologiche avverse, con la neve che continuava a cadere, un’immensa folla ha seguito la liturgia funebre dall’esterno della Cattedrale. Un’ondata finale di applausi e profonda commozione ha salutato questo individuo eccezionale, la cui assenza si farà sentire in tutta la provincia.
