L’Appello Ineludibile di Luca Mascolo per l’Acqua: Una Risorsa Vitale Sotto Minaccia
Ogni anno, il 22 marzo, il mondo riflette sull’importanza dell’acqua in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, un’iniziativa avviata nel 1992 dalle Nazioni Unite. In questo contesto, Luca Mascolo, Presidente dell’Ente Idrico Campano, ha reso un sentito tributo a questa risorsa inestimabile, fulcro della vita planetaria. Richiamando le parole di San Francesco dal Cantico delle Creature, ha sottolineato come “sora Acqua” sia “molto utile, umile, preziosa e casta”, evidenziando la sua essenziale e innegabile rilevanza per la sopravvivenza sulla Terra.
Questa profonda considerazione riecheggia nel titolo dell’enciclica di Papa Francesco, “Laudato Si’”, incentrata sulla salvaguardia della nostra “casa comune”, dove un’intera sezione è dedicata alla cruciale importanza delle risorse idriche. Il Pontefice, voce autorevole sulla questione, ha più volte lanciato un accorato appello universale per garantire a tutti l’accesso all’acqua potabile e a servizi igienico-sanitari adeguati.
L’acqua, tuttavia, è una risorsa finita, e la percezione collettiva riguardo al suo valore e alla sua gestione deve subire un radicale cambiamento prima che sia troppo tardi. Le conseguenze dei cambiamenti climatici sono già visibili: l’approvvigionamento di acqua potabile è divenuto arduo in diverse regioni del globo. Se non si invertono drasticamente le attuali tendenze, a partire dalle abitudini quotidiane, l’Italia, e in particolare il Mezzogiorno, rischia di trovarsi presto di fronte a scenari analoghi.
“Non c’è più tempo da perdere,” ha ammonito Mascolo. L’ultimo appello di Papa Francesco sulla necessità di assicurare l’acqua potabile e i servizi igienici a tutti, se da un lato accresce la responsabilità dei decisori politici, dall’altro infonde grande speranza. L’Ente Idrico Campano è fermamente impegnato nella costruzione di una “Campania Green”, privilegiando la massima tutela delle risorse e una lotta implacabile contro gli sprechi. Tuttavia, la responsabilità non ricade solo sui vertici: è fondamentale che ogni cittadino adotti comportamenti virtuosi nel quotidiano. La consapevolezza dell’importanza strategica dell’acqua deve coinvolgere tutti.
L’obiettivo di sviluppare un servizio idrico campano all’avanguardia, efficiente e moderno, richiede ingenti investimenti destinati all’ammodernamento delle infrastrutture esistenti e alla realizzazione di nuove reti e depuratori. Ma, come sottolinea Mascolo, ogni sforzo risulterà vano senza la collaborazione attiva dei cittadini. Egli auspica che, data la natura consortile dell’Ente Idrico, che raggruppa tutti i comuni della Campania, ogni individuo si senta “sindaco di sé stesso”, combattendo lo spreco idrico a fianco della comunità per una vittoria condivisa.
A riprova di questo impegno, la scorsa estate l’Ente ha promosso la campagna di comunicazione #IoNonSprecoAcqua, sensibilizzando i cittadini campani sull’adozione di pratiche responsabili per l’uso dell’acqua. Il “Piano d’Ambito”, approvato a dicembre, è la pietra angolare per la riorganizzazione del servizio idrico integrato regionale nei prossimi trent’anni.
Frutto di una ricognizione dettagliata in tutti i 550 comuni della Campania, che ha permesso di raccogliere oltre 7 milioni di dati sullo stato delle infrastrutture, il Piano ha fornito un quadro completo delle esigenze. Ha individuato interventi di manutenzione necessari, opere da completare e nuove costruzioni, per un fabbisogno finanziario stimato in circa 12 miliardi di euro. Questi investimenti sono indispensabili per dotare la Campania di un servizio efficiente, moderno, economicamente vantaggioso e ambientalmente sostenibile. L’analisi ha rivelato criticità significative, con dispersione idrica che raggiunge il 50% a causa dell’obsolescenza di infrastrutture trascurate fin dai tempi della Cassa del Mezzogiorno.
L’ambizione è creare le condizioni per un ambiente salubre e un mare pulito, con ripercussioni estremamente positive sul settore turistico, che vede nel mare una leva fondamentale per le strategie di sviluppo. I fondi del programma Next Generation EU rappresentano un’opportunità irripetibile per reperire le risorse necessarie a sostenere questa “rivoluzione” infrastrutturale. Mascolo conclude con un monito finale: “Forse sono l’ultima spiaggia per recuperare i ritardi accumulati nel corso dei decenni e dotarsi finalmente di infrastrutture efficienti che consentano di eliminare lo spreco della risorsa più preziosa.”
