Al via all’Azienda Moscati le vaccinazioni per le categorie più fragili

Al via all’Azienda Moscati le vaccinazioni per le categorie più fragili

Questa mattina ha preso il via, presso l’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino, la somministrazione della prima dose del vaccino Pfizer-BioNTech destinata ai pazienti ritenuti più fragili e seguiti dalla struttura. All’interno del polo vaccinale predisposto nell’Unità di Medicina Preventiva, un’équipe dedicata, affiancata dagli specialisti di riferimento per ogni tipologia di fragilità, opererà per l’intera giornata odierna, registrando già l’adesione di più di 150 pazienti.

Una ricognizione preliminare, condotta dai responsabili di tutte le Unità operative che assistono individui altamente vulnerabili, ha individuato al momento circa 4.000 persone idonee alla vaccinazione, selezionate in base a età e profilo di rischio elevato. Successivamente, in relazione alla disponibilità dei sieri (una prima consegna di 1170 dosi è avvenuta lunedì scorso, mentre una seconda è prevista per il 6 aprile) e al numero di ulteriori pazienti che saranno identificati nella fase successiva, le inoculazioni per i soggetti fragili potranno essere incrementate.

«Oggi iniziamo con una parte dei pazienti appartenenti a tre delle categorie prioritarie previste dal Piano Regionale di immunizzazione contro il SARS-CoV-2: quelli con patologie oncologiche, gli affetti da malattie autoimmuni e coloro che presentano immunodeficienze primitive» – ha dichiarato Renato Pizzuti, Direttore Generale dell’Azienda Moscati. «Il nostro impegno si sviluppa su più fronti simultaneamente: mentre si procede con le somministrazioni, stiamo contattando gli altri individui ad elevata fragilità per definire la data e l’ora del loro appuntamento vaccinale. Il calendario degli appuntamenti richiede una notevole flessibilità, poiché alcuni pazienti potrebbero essere temporaneamente non idonei a ricevere la prima dose – ad esempio, a causa di una convalescenza post-operatoria – e necessiteranno di essere ricontattati in un momento successivo. L’auspicio è che i pazienti fragili aderiscano in massa – ha concluso il Direttore Generale – confortati dall’efficacia e dalla comprovata sicurezza del vaccino Pfizer, ma soprattutto riponendo fiducia nei professionisti che li seguono e che li assisteranno e orienteranno al meglio durante l’intero percorso.»

Per l’Azienda Moscati, rispondere alle esigenze dei soggetti più vulnerabili non costituisce solo un significativo contributo alla campagna di immunizzazione, ma anche un rafforzamento dell’approccio di cura complessivo nei confronti dei propri assistiti.