Giovani Connessi: L’Espansione Digitale Accelerata dal Covid, tra Svago e Ombre Nascoste

Giovani Connessi: L’Espansione Digitale Accelerata dal Covid, tra Svago e Ombre Nascoste

La pandemia di Covid-19 ha innegabilmente ridefinito le nostre consuetudini, agendo in molti contesti come un catalizzatore per l’affermazione definitiva di tendenze digitali già in rapida ascesa. Le interazioni sociali, che da oltre un decennio si erano già parzialmente spostate sul web, hanno compiuto un trasferimento totale e irreversibile nella sfera digitale, permeando ogni aspetto della vita quotidiana.

In questo scenario, i social network si sono distinti come uno dei rari ambiti a non aver subito un arresto a causa della crisi sanitaria; al contrario, hanno rappresentato un punto di riferimento costante, quasi un ultimo rifugio per la compagnia e la connessione umana. Il loro utilizzo è stato molteplice: dalla ricerca di informazioni, spesso con esiti misti in termini di affidabilità, all’intrattenimento ludico, fino al semplice riempimento del tempo. Sebbene tutte le generazioni abbiano vissuto questa fase epocale, è innegabile che siano stati proprio i giovani a subire gli effetti più marcati, ritrovandosi al contempo al centro di un’attenzione senza precedenti per tutta la durata dell’emergenza sanitaria, ancora in corso.

Le indagini congiunte dell’Osservatorio Scientifico sull’Educazione Digitale e di Social Warning, un’organizzazione no-profit dedicata alla promozione di un uso consapevole del digitale tra gli adolescenti, hanno rivelato dati decisamente preoccupanti. Nel periodo compreso tra febbraio 2020 e febbraio 2021, il tempo trascorso online dai ragazzi è raddoppiato. Oltre all’inevitabile influenza della Didattica Digitale Integrata (DDI), molti adolescenti tra i 12 e i 16 anni si trovano connessi a internet quasi ininterrottamente per l’intera giornata, spesso in assenza di adeguata supervisione. I social hanno rappresentato il principale canale di svago per la Generazione Z.

Tali abitudini hanno purtroppo avuto ripercussioni significative anche sul fronte della criminalità informatica. Il 15% del campione di giovani intervistati ha dichiarato di essere stato vittima di qualche forma di abuso online. Nello specifico, il 35% ha subito episodi di cyberbullismo, il 15% è stato coinvolto in casi di revenge porn e l’8% ha sperimentato tentativi di adescamento.

Il panorama dell’intrattenimento digitale ha visto un’esplosione, con la crescita di gruppi su piattaforme come Facebook dedicati a giochi d’azzardo online con denaro reale, quali slot, giochi da tavolo e poker, che hanno dominato l’offerta ludica durante l’anno pandemico. Durante queste sessioni di gioco e comunicazione, i canali più popolari hanno incluso WhatsApp, utilizzato dal 91% degli utenti, seguito da Instagram con l’84,1% e da TikTok, in forte espansione, che raggiunge il 55%. Anche piattaforme come Twitch (17,60%) e Discord (16,20%) hanno registrato un notevole successo tra i giovani.