Campania: Ciarambino Urge la Rimodulazione dei Budget per Scongiurare il Collasso dell’Assistenza Sanitaria
La prolungata interruzione dei servizi non-emergenziali nelle strutture sanitarie pubbliche, unitamente all’accresciuta richiesta di indagini diagnostiche e trattamenti specialistici presso i centri convenzionati, ha condotto la Campania a un consumo prematuro dei fondi destinati a tali strutture. Contemporaneamente, la difficoltà di accesso agli ospedali ha fatto sì che i tempi di attesa per le cure lievitassero esponenzialmente, interessando in maniera critica anche quelle relative a patologie oncologiche. Questo sforamento dei fondi implica che, con il settore pubblico ancora fortemente concentrato sulla gestione dei pazienti COVID e l’accesso precluso alle strutture private per numerosi nuclei familiari, la continuità delle cure in Campania non potrà più essere assicurata. A titolo esemplificativo, i servizi di diagnostica genetica hanno già esaurito le risorse a febbraio, mentre si prevede che settori cruciali come patologia clinica, cardiologia, radiologia e diabetologia esauriranno i propri fondi in molte delle ASL campane prima della fine dell’estate. “È imprescindibile un’azione tempestiva, attraverso una revisione dei limiti di spesa, poiché non è ammissibile il rischio di lasciare i cittadini campani senza adeguata copertura sanitaria.” Questo è il monito sollevato da Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio della Regione Campania e leader del gruppo consiliare M5S, la quale in merito alla vicenda ha formalizzato un’interrogazione all’esecutivo regionale. Attraverso tale atto, esorta l’ente regionale ad agire prontamente, rimodulando con urgenza i tetti di spesa, per prevenire un’interruzione dei servizi e assicurare l’ininterrotta erogazione delle cure per l’intera popolazione campana.
