Benevento: Giuseppe Tecce Si Dimette da Civico 22, Tra Principi Irrinunciabili e Visioni Divergenti.
È con profondo rammarico che, a partire da questa sera, annuncio le mie dimissioni dall’associazione Civico 22 e da tutte le iniziative intraprese al suo interno. Il percorso era iniziato con le migliori intenzioni, e avevo riposto fiducia in quello che appariva un collettivo unito e armonioso.
Successivamente, l’istituzione della scuola di politica, pur apprezzabile nella sua impostazione, ha rivelato un’eccessiva insistenza sull’appartenenza cattolica, elemento che non ho condiviso. Ciò nonostante, tengo a precisare che non è stata questa la motivazione principale alla base della mia decisione di lasciare.
L’ultima assemblea, purtroppo, ha rappresentato il punto di non ritorno, la scintilla che ha innescato la mia risoluzione definitiva. Già da diverse settimane, sia nella comunità che su vari organi di stampa, si vociferava di un presunto riavvicinamento tra Civico 22, tramite la figura del suo Presidente, e forze politiche distanti dalle linee programmatiche definite dalla precedente Assemblea. A peggiorare il mio disagio è stato l’emergere di voci che parlavano di un’apertura verso personalità della destra, finanche legate all’ex Lega di Benevento. Non ho la certezza che questi incontri siano effettivamente avvenuti, ma per me, e per i miei valori irrinunciabili, è assolutamente inaccettabile anche solo l’idea di intavolare trattative con chi professa idee tanto divergenti dalle mie in merito a diritti civili, inclusione, tolleranza e apertura verso il prossimo.
Durante l’ultima riunione assembleare, tutte le frizioni e le discrepanze interne all’associazione sono emerse in modo repentino e destabilizzante. La quasi totale unanimità con cui l’assise aveva deliberato l’adesione alla coalizione “In cammino per il cambiamento” è stata inspiegabilmente sovvertita il giorno successivo, quando, attraverso la stampa, sono venuto a conoscenza dell’obbligo di organizzare primarie. Tutto ciò risulta ancora più incoerente considerando che, durante la seduta, era stata espressa a più riprese la chiara volontà di non divulgare notizie alla stampa locale riguardo agli esiti assembleari.
Nonostante la mia permanenza sia stata limitata, ho nutrito grande stima per la tenacia e la condotta ineccepibile del Segretario. Ha sempre cercato di conciliare le diverse anime di Civico, accumulando stress e preoccupazioni che lo hanno portato a una crisi psicofisica, un esito che certamente non gli spettava. Ho appreso, inoltre, questa sera che, nonostante la sua convalescenza, si è comunque proceduto a convocare un incontro per definire i punti sui quali avremmo dovuto manifestare la nostra opinione. Purtroppo, non riscontro correttezza nella gestione delle istanze espresse dai soci, come se si stesse seguendo un copione invisibile già deciso. La mia intrinseca libertà mi impedisce di essere costretto entro percorsi prestabiliti e a me preclusi. Il mio percorso di vita è troppo significativo per essere sminuito in scelte in cui non mi è concesso di esprimermi liberamente.
Alla luce di quanto sopra, da questa sera, ufficializzo le mie dimissioni. Auguro a chi continuerà a far parte di Civico 22 di poter riportare il progetto sulla strada più idonea, perché esso ha ancora il potenziale per dare molto alla città.
