Eccellenza Campana nella Campagna Vaccinale: De Luca Vede un Modello “Svizzero-Svedese” tra Primati e Rilievi Critici

Eccellenza Campana nella Campagna Vaccinale: De Luca Vede un Modello “Svizzero-Svedese” tra Primati e Rilievi Critici

Il governatore campano Vincenzo De Luca ha elogiato con forza la campagna di immunizzazione contro il Covid-19 nella sua regione, descrivendone il servizio come “degno della Svizzera o della Svezia”. Durante il suo consueto appuntamento settimanale del venerdì, De Luca ha sottolineato come, nonostante qualche minimo ritardo, le somministrazioni avvengano con notevole rapidità, completandosi in circa venti-trenta minuti. Tale efficienza, a suo dire, è il riflesso dell’elevatissima qualità del sistema sanitario campano, un fattore cruciale che ha impedito il sovraccarico delle unità di terapia intensiva.

La Campania ha recentemente raggiunto e superato il significativo traguardo dei 2 milioni di dosi di vaccino inoculate. Nel dettaglio, 1.447.323 cittadini hanno ricevuto la prima somministrazione, mentre 552.957 hanno completato il ciclo vaccinale con la seconda dose. Il totale complessivo delle inoculazioni si attesta dunque a 2.000.280.

Il Presidente De Luca ha rivendicato il primato italiano nella vaccinazione degli ultraottantenni, un risultato ancora più notevole se si considera che la regione ha ricevuto 200.000 dosi in meno rispetto a quanto previsto. La copertura vaccinale con la prima dose ha raggiunto il 100% degli over 80, il 90% degli ultra settantenni e l’80% degli ultraottantenni non deambulanti. Questo imponente sforzo è stato orientato a mettere in sicurezza le categorie più fragili e la popolazione anziana.

Guardando al futuro, De Luca ha annunciato una priorità assoluta per l’immunizzazione dei territori ad alta vocazione turistica, citando specificamente la Costiera Sorrentina, la Costiera Amalfitana, il Cilento, l’area Flegrea e la zona Domizia. L’obiettivo ambizioso è inoltre quello di immunizzare l’intera città di Napoli entro il mese di luglio.

Tuttavia, il governatore non ha mancato di esprimere forte disappunto riguardo alle forniture di vaccini. “Mentre vi sto parlando – ha affermato – abbiamo 194.000 vaccini in meno rispetto a quanto ci spetterebbe”. Ha poi ricordato la promessa, non mantenuta, di recuperare entro aprile le dosi anticipate in passato ad altre regioni con una maggiore popolazione anziana. Pur prendendo atto dell’annuncio del commissario Figliuolo di voler colmare questo divario, De Luca ha commentato che, se ciò accadrà, si sarà comunque adempiuto solo a metà del proprio dovere. Il ritardo, ha sottolineato, ha inferto un “danno enorme” a una regione che vanta la più alta densità abitativa d’Italia. La sua attenzione è ora rivolta ai prossimi mesi, maggio e giugno, per osservare come si evolverà la situazione delle consegne.