Italia punta a 30 milioni di vaccinati: allentamenti in vista, con mascherine all’aperto solo in caso di affollamento.

Italia punta a 30 milioni di vaccinati: allentamenti in vista, con mascherine all’aperto solo in caso di affollamento.

Il dibattito sul coprifuoco notturno continua a essere un punto focale tra le forze politiche. Le amministrazioni regionali hanno presentato al governo una proposta per ridurre di un’ora il divieto di circolazione, suggerendo di posticipare l’obbligo di rientro dalle 22:00 alle 23:00.

Nonostante i dati su contagi e decessi abbiano raggiunto i livelli più bassi dallo scorso ottobre, a Palazzo Chigi persiste una certa preoccupazione per l’eccessivo entusiasmo di molti italiani desiderosi di tornare alla normalità pre-Covid. Sebbene la cabina di regia, attesa tra oggi e domani, sia principalmente dedicata al decreto Sostegni, la forte pressione del centrodestra rende probabile che si discutano anche l’allentamento del coprifuoco e altre misure correlate. È significativo che persino l’ala più prudente della maggioranza sia ora propensa a una riapertura controllata.

Il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha espresso la necessità di “alleggerire le restrizioni per attrarre turisti in Italia”. Anche il Ministro della Salute, Roberto Speranza, tradizionalmente fautore di una linea di rigore assoluto, si mostra ora disponibile a mitigare il coprifuoco, riconoscendo nei 24 milioni di vaccini somministrati in Italia una garanzia sufficiente per restituire libertà ai cittadini.

La questione cruciale è quindi quale sarà la data di questo atteso slittamento o della cessazione del coprifuoco. Il 17 maggio, un lunedì, è considerato un giorno probabile, in quanto le nuove disposizioni tendono ad entrare in vigore in quel giorno della settimana. Al momento, una cabina di regia ad hoc e il successivo Consiglio dei ministri non sono ancora stati fissati, ma il Presidente del Consiglio Draghi potrebbe convocare queste riunioni nel fine settimana, dopo aver esaminato i dati epidemiologici derivanti dal monitoraggio del venerdì.

Tra il 5 e il 20 giugno si concluderanno le attività scolastiche, con la maggior parte delle regioni che fermeranno le lezioni in presenza l’8 giugno. Questa è un’altra data da monitorare, poiché la sospensione delle lezioni avrà un impatto positivo sull’indice Rt. Per quanto riguarda i centri commerciali, Debora Serracchiani, capogruppo del Pd, basandosi sui 500.000 vaccini somministrati quotidianamente, ha chiesto la revisione del divieto di apertura nel fine settimana, al fine di dare un robusto impulso all’intero sistema economico.

Permane un’incognita sulla ripartenza del settore dei matrimoni; una data per il via libera non è ancora disponibile, poiché gli scienziati continuano a ritenere troppo rischiosa la combinazione di ristorazione e ballo tipica di queste celebrazioni. Il 15 maggio scade l’ordinanza che impone una quarantena di 5 giorni a chi arriva in Italia da un Paese europeo. Speranza e Di Maio hanno già anticipato che non verrà rinnovata, per favorire il turismo. La quarantena per chi rientra dagli Stati Uniti potrebbe essere revocata circa due settimane più tardi: il 3 giugno, i ministri della Salute del G7 discuteranno la proposta di Speranza, che ha sollecitato USA, Canada, Gran Bretagna, Francia, Germania e Giappone a rimuovere reciprocamente l’obbligo di isolamento.

Il Sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ipotizza che al raggiungimento dei 30 milioni di vaccinati, l’uso delle mascherine all’aperto possa essere richiesto solo in situazioni di affollamento. Tuttavia, questa proposta non è ancora stata discussa nelle sedi governative. Contemporaneamente, il portavoce del Comitato Tecnico Scientifico (CTS), Silvio Brusaferro, sta collaborando con i tecnici delle Regioni alla revisione dei parametri, in risposta ai timori regionali di nuove chiusure dovute a un elevato indice Rt. La soluzione che si sta profilando prevede di attribuire maggiore importanza all’incidenza dei casi e all’Rt ospedaliero, rendendo meno automatica l’attivazione della zona arancione per le regioni in bilico.