Pedicini e Damato: La Coesione UE, Scudo Indispensabile contro il Declino Demografico

Pedicini e Damato: La Coesione UE, Scudo Indispensabile contro il Declino Demografico

Il Mezzogiorno italiano sta vivendo un preoccupante processo di invecchiamento demografico, un campanello d’allarme per il suo futuro. Recenti rilevazioni Istat hanno evidenziato una contrazione significativa del tasso di natalità a livello nazionale, con un impatto particolarmente marcato nelle regioni meridionali. Le statistiche sono chiare: la Campania ha registrato un crollo dal -11% di dicembre 2020 al -21,4% nel gennaio successivo; la Basilicata è passata da un -9,3% a un -16,7% nello stesso periodo. La Puglia, pur mostrando una modesta inversione di tendenza dal -13,9% di dicembre al -8,7% a gennaio 2021, rimane comunque in una situazione critica.

Di fronte a questo scenario, l’attenzione si è spostata al Parlamento Europeo, dove, durante una sessione plenaria, è stata avanzata una proposta di risoluzione. Questa iniziativa, frutto del lavoro della Commissione per lo Sviluppo Regionale, mira a contrastare le dinamiche demografiche negative nelle regioni europee, sfruttando le potenti leve delle politiche di coesione.

Le motivazioni che spingono molte donne a posticipare o rinunciare alla maternità, al di là di scelte personali, sono spesso legate a comuni fattori socio-economici: l’insicurezza occupazionale e l’insufficienza di mezzi per il mantenimento di una famiglia. Le strategie di coesione si pongono come strumento chiave per rimuovere tali barriere. Esse prevedono l’indirizzamento mirato di investimenti in infrastrutture vitali, in servizi essenziali come l’istruzione e la sanità, e nei comparti economici capaci di generare sviluppo. Nel contesto del Mezzogiorno, ciò significa un particolare focus sull’agricoltura, specie nelle aree più esposte al rischio di abbandono.

È cruciale che queste iniziative siano prioritariamente indirizzate verso il Meridione d’Italia, una regione che ha subito, ingiustamente, gli effetti di un cronico dislivello nell’accesso alle risorse. Sebbene il fenomeno dello spopolamento rappresenti un chiaro sintomo di affievolimento sociale, non si tratta di un destino ineluttabile. L’Unione Europea ha il dovere di assumersi le proprie responsabilità, poiché la posta in gioco non riguarda solo l’avvenire del Sud, ma l’equilibrio e la prosperità dell’intera compagine europea. Per queste ragioni, abbiamo espresso il nostro pieno e convinto supporto alla proposta avanzata dalla Commissione per lo Sviluppo Regionale.