Il Contesto Epidemico Evolve: Incidenza in Diminuzione, Contagi e Ricoveri Interessano Fasce d’Età Più Giovani

Il Contesto Epidemico Evolve: Incidenza in Diminuzione, Contagi e Ricoveri Interessano Fasce d’Età Più Giovani

I recenti dati del monitoraggio settimanale sull’evoluzione della pandemia di COVID-19 in Italia evidenziano un quadro di netto miglioramento. L’indice Rt nazionale ha proseguito la sua discesa, attestandosi a 0.78, un valore inferiore allo 0.86 registrato nella settimana precedente. Tale indicatore si mantiene al di sotto della soglia di sicurezza di 1 anche nel suo limite superiore. Parallelamente, il tasso di incidenza dei nuovi casi ha mostrato un calo significativo, passando da 96 a 66 ogni 100.000 abitanti nell’arco di una settimana.

Nessuna delle Regioni o Province autonome del paese ha superato le soglie critiche di occupazione dei posti letto, sia nelle terapie intensive che nelle aree mediche. In particolare, l’occupazione delle unità di terapia intensiva è scesa al 19%, con una diminuzione del numero di pazienti gravi da 2.056 (11 maggio) a 1.689 (18 maggio). Anche l’occupazione nei reparti ordinari ha registrato un ulteriore decremento, fissandosi anch’essa al 19% a livello nazionale, con il numero di ricoverati che è passato da 14.937 a 11.539 nello stesso periodo.

Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha commentato questi sviluppi, sottolineando come il quadro generale sia “in deciso miglioramento”. Ha evidenziato una notevole riduzione dell’età media dei soggetti contagiati, che si attesta ora a 40 anni. Similmente, l’età media dei ricoverati è diminuita a 60 anni, e quella degli ingressi in terapia intensiva si è abbassata a 65 anni. Questo calo dell’età media delle infezioni si riflette in una diminuzione dei casi in tutte le fasce d’età, inclusi i più giovani. Brusaferro ha inoltre confermato la decrescita nell’occupazione sia delle terapie intensive che delle aree mediche.

Il Presidente dell’ISS ha poi messo in relazione questi progressi con la campagna vaccinale, rivelando che oltre il 90% degli individui con più di 80 anni ha ricevuto almeno una dose. L’adesione alla vaccinazione sta crescendo anche nelle altre fasce demografiche. Questo ha come diretta conseguenza una progressiva riduzione del rischio di contrarre l’infezione, delle ospedalizzazioni e della mortalità settimanale.

Guardando al futuro, Brusaferro ha prospettato una transizione del virus SARS-CoV-2 verso una situazione endemica. La questione dei richiami vaccinali è attualmente al vaglio, con studi in corso sulla durata della protezione immunitaria e un attento monitoraggio delle varianti virali. L’Italia si sta quindi preparando all’eventuale necessità di somministrare dosi booster, sia a livello esteso che per specifiche categorie. Infine, la diminuzione dell’incidenza sotto i 50 casi per 100mila abitanti in diverse regioni ha riaperto la possibilità di riprendere efficacemente il tracciamento dei casi e dei loro contatti, un passo fondamentale per il contenimento.