Allarme Coldiretti: La Chiusura dei Ristoranti Spinge un Quinto delle Aziende Agricole Italiane nella Crisi Profonda
Quasi un’impresa agricola su cinque in Italia (precisamente il 18%) sta subendo pesantemente il calo della domanda di prodotti. Questa diminuzione è attribuibile in gran parte al tracollo del turismo e al brusco blocco degli acquisti da parte di bar, ristoranti e pizzerie, che sono stati costretti a sospendere le loro attività. Questi dati emergono dall’analisi condotta da Coldiretti, che ha esaminato la relazione ISTAT sull’andamento dell’economia agricola nel 2020.
Tra le principali apprensioni, come evidenziato da Coldiretti, vi è anche l’impatto di un incremento del 7,5% nei costi di produzione. Questo aumento incide su materie prime essenziali, dai prodotti energetici ai mangimi per il bestiame. Parallelamente, il 6,9% delle aziende denuncia una grave carenza di liquidità per far fronte alle spese quotidiane. Il quadro è preoccupante, con il 9,5% delle imprese agricole che dubita della possibilità di ristabilire la situazione precedente all’emergenza Covid-19.
Nonostante le immense difficoltà riscontrate durante la pandemia, Coldiretti sottolinea che, secondo l’ISTAT, oltre quattro aziende agricole su dieci (il 40,8%) non hanno ricevuto alcun genere di supporto economico, sia esso statale, europeo o sotto altre forme di aiuto.
Le aziende agricole italiane, nonostante tutto, non hanno mai interrotto il loro operato, come ribadisce Coldiretti. Hanno garantito la continuità delle forniture alimentari negli scaffali dei negozi e dei supermercati, permettendo così alle famiglie di continuare a fare la spesa. Questo ruolo fondamentale, evidenzia Coldiretti, è stato svolto con grande responsabilità e dedizione da quasi 740.000 imprese agricole, che si adoperano per la protezione del paesaggio, lo sviluppo economico del paese, e per la sicurezza e la salute delle persone attraverso la produzione di cibo di qualità.
L’agricoltura italiana detiene il primato in Europa per valore aggiunto ed è anche la più ecologica. Coldiretti conferma la sua leadership indiscussa nella qualità alimentare, vantando 314 specialità DOP/IGP/STG, inclusi rinomati formaggi, salumi e prosciutti, tutte riconosciute a livello comunitario. A questi si aggiungono 415 vini DOC/DOCG e 5.155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola. L’Italia è leader anche nel settore biologico, con circa 80.000 aziende agricole certificate, e detiene il primato mondiale per la sicurezza alimentare, registrando il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari. Inoltre, l’Italia è all’avanguardia nella biodiversità e può contare sulla rete di vendita diretta degli agricoltori più estesa a livello globale, grazie alla Fondazione Campagna Amica, che ha costantemente assicurato prodotti sani, genuini e a chilometro zero alla popolazione.
Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania e vicepresidente nazionale, ha dichiarato: “Il settore agroalimentare deve cogliere con decisione l’opportunità offerta dal Recovery Plan, intraprendendo una chiara svolta verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale. Questi pilastri possono generare un milione di nuovi posti di lavoro ‘green’ entro i prossimi dieci anni.”
