207 Anni di Fedeltà e Proiezione Futura: L’Arma dei Carabinieri Celebrata nel Sannio e in tutta Italia

207 Anni di Fedeltà e Proiezione Futura: L’Arma dei Carabinieri Celebrata nel Sannio e in tutta Italia

Questa mattina, anche il Comando Provinciale dei Carabinieri a Benevento ha preso parte alle celebrazioni per il 207° anniversario dalla fondazione dell’Arma. In ossequio alle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria in corso, la cerimonia si è svolta in forma più sobria. Il Prefetto di Benevento, Dott. Carlo Torlontano, accolto da un picchetto d’onore di sette militari in alta uniforme e dal Colonnello Germano Passafiume, Comandante Provinciale, ha reso omaggio ai caduti. In particolare, è stata deposta una corona d’alloro alla memoria del Carabiniere Ausiliario Stefano di Bonaventura, Medaglia d’Oro al Valor Militare, cui è dedicata la Caserma del Comando Provinciale, tragicamente scomparso il 13 ottobre 1986 durante una rapina a Palermo. Similmente, a livello nazionale, le limitazioni dovute alla pandemia hanno imposto una celebrazione simbolica, tenutasi all’interno della Caserma Capitano De Tommaso, sede della Legione Allievi Carabinieri, con la partecipazione di un numero ristretto di personalità.

Le commemorazioni si sono aperte con un gesto solenne: il Comandante Generale, Gen. C.A. Teo Luzi, insieme ai Presidenti dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dell’Associazione Nazionale Forestali e dell’Opera Nazionale di Assistenza per Orfani dei Militari dell’Arma, ha deposto una corona d’alloro presso il Sacrario del Museo Storico dell’Arma, in segno di rispetto per i Caduti. Presso la Legione Allievi Carabinieri, di fronte a un contingente in formazione ridotta – comprendente la Bandiera di Guerra, la Banda e un reparto in armi – il Comandante Generale ha rivolto il suo discorso ai Carabinieri e agli invitati. Ha evidenziato il costante sostegno dell’Arma alla Nazione in questo periodo complesso, segnato dalla pandemia, che ha purtroppo causato la scomparsa di trenta Carabinieri e il contagio di oltre dodicimila.

Il Generale Luzi ha enfaticamente affermato che “nessuna delle 5.500 Stazioni Carabinieri ha mai interrotto le proprie operazioni”, sottolineando come ciò incarnasse la vocazione originale dell’Istituzione, delineata fin dalle Regie Patenti del 1814, il suo atto costitutivo. Questa missione storica è sempre stata incentrata sulla salvaguardia “del buon ordine e della pubblica tranquillità… per contribuire alla maggiore felicità dello Stato”. Luzi ha proseguito evidenziando che il concetto di “felicità dello Stato” è un valore intrinseco e atemporale dell’Arma, giunto immutato fino a oggi, simboleggiando il profondo legame tra la popolazione e i “propri” Carabinieri. Guardando al futuro, il Comandante Generale ha proiettato un’Arma attenta al rilancio nazionale, ponendo l’accento su tecnologia e transizione ecologica. Ha illustrato l’impegno crescente nel “migliorare la sicurezza attraverso la tecnologia e preservarla nonostante essa”, con un’espansione nel dominio virtuale. Ciò mira sia a ottimizzare i servizi per i cittadini sia a contrastare l’incremento esponenziale della criminalità informatica durante la pandemia. Ha poi concluso ribadendo che i Carabinieri, per la loro struttura e le loro competenze, rappresentano la forza di polizia ambientale del Paese, pronta a giocare un ruolo cruciale nella promozione dello sviluppo sostenibile e nelle iniziative di “diplomazia ambientale” a livello internazionale, grazie alle eccezionali capacità del suo comparto forestale.

Il Vertice dell’Arma ha dedicato un commosso pensiero al Carabiniere Vittorio Iacovacci, tragicamente assassinato in Congo insieme all’Ambasciatore Luca Attanasio, esempio tangibile della silenziosa dedizione dell’Istituzione alla Nazione e della fedeltà al giuramento di ogni militare. Da oltre due secoli, i Carabinieri operano al fianco dei cittadini, con una rete capillare di Stazioni e Tenenze territoriali. A queste si aggiungono, in una sinergia imprescindibile, le Stazioni Forestali e i Reparti Speciali, garantendo protezione e salvaguardia della popolazione in ambiti diversificati: dalla sanità all’ecosistema, dalla legislazione del lavoro alla conservazione del patrimonio culturale, fino alla lotta al terrorismo. Gli interessi della comunità sono costantemente salvaguardati da militari, uomini e donne, che, ispirati dai principi dell’Arma e dalla loro innata vocazione a proteggere il prossimo, hanno scelto la carriera militare.

A testimonianza della stima e vicinanza istituzionale, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio al Generale Luzi, esprimendo i più sentiti auguri della Nazione all’Arma. Ha elogiato l’impegno profuso da tutte le sue articolazioni nel contrastare l’emergenza sanitaria che ha profondamente segnato il Paese negli ultimi quindici mesi. Il Capo dello Stato ha particolarmente sottolineato il valore delle competenze specifiche del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute e l’importanza dell’operato del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, essenziali per assicurare il rispetto delle misure preventive anti-Covid-19 e per agevolare una ripresa produttiva in un contesto di sicurezza per i lavoratori. Anche il Ministro della Difesa, On. Guerini, intervenendo alla cerimonia, ha evidenziato come l’Arma si configuri come un pilastro ineguagliabile per la legalità, specialmente nella fase di transizione post-crisi economica e sociale. Ha riaffermato la tradizione di coraggio, dedizione e sacrificio che ha scandito la storia dei Carabinieri al servizio della Patria, lodando i successi operativi frutto di una passione incrollabile e di una costante riorganizzazione della presenza sul territorio, a beneficio delle zone più vulnerabili. L’On. Guerini ha inoltre ribadito una percezione storica dell’Arma: non solo come parte dello Stato, ma come incarnazione dello Stato stesso tra la gente. Parimenti, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, nel suo augurio, ha riaffermato che i Carabinieri, grazie al loro servizio di prossimità e alla vasta rete di Stazioni, costituiscono un punto di riferimento fondamentale per la cittadinanza. Ha inoltre messo in luce la perfetta integrazione dell’Arma nello strumento militare, grazie alla sua operatività interforze e inter-agenzia, che le permette, forte della sua ricca tradizione, di contribuire pienamente alle missioni di Difesa sia sul territorio nazionale che all’estero.

Un momento culminante della celebrazione è stata la consegna, da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Mario Draghi, della Medaglia d’Oro al Merito Civile alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri. La motivazione, che ha riscosso grande orgoglio nell’Istituzione, recitava: “Fedele custode dei diritti garantiti dalla Costituzione, l’Arma dei Carabinieri, attraverso il Comando per la Tutela del Lavoro, con eccezionale abnegazione, ha dimostrato straordinario impegno e ammirevole dedizione nel garantire il rispetto delle norme a salvaguardia dei rapporti d’impiego, delle prestazioni d’opera e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Impegnato in complesse attività di controllo e investigative, il Reparto ha conseguito risultati di assoluto rilievo nel contrasto allo sfruttamento illecito delle maestranze e all’odioso fenomeno della tratta di esseri umani. Le peculiari capacità professionali e le raffinate metodologie d’intervento hanno permesso al Reparto di affermarsi anche all’estero come autorevole modello di riferimento, riscuotendo ovunque l’ammirazione dell’opinione pubblica, delle più alte Autorità nazionali e degli Organismi internazionali. Territorio nazionale ed estero, 1926 – 2020”. Questo riconoscimento celebra un’eredità che l’Arma ha iniziato a costruire già nel 1926, istituendo il primo Reparto Speciale dedicato alla dignità e sicurezza del lavoro. La cerimonia è poi proseguita con la consegna, da parte del Ministro dell’Interno e in presenza del Ministro della Difesa, della Medaglia d’Oro al Valor Civile alla vedova del Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega, barbaramente ucciso a Roma il 26 luglio 2019. Successivamente, il Ministro della Difesa ha conferito al Tenente Massimo Andreozzi la Medaglia d’Argento al Valore dell’Arma, in riconoscimento del coraggio e della risolutezza mostrati nel sventare un tentativo di suicidio a Mira (VE) il 9 luglio 2020. Sono stati inoltre assegnati Premi Annuali a sei Comandanti di Stazione, evidenziando il ruolo cruciale di queste unità, capillarmente distribuite sul territorio, a servizio diretto della cittadinanza. Si ricorda infine che il 5 giugno segna anche la Giornata Mondiale dell’Ambiente, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1971. Per l’occasione, e in concomitanza con le celebrazioni per i 160 anni dell’Unità d’Italia, la Banda Musicale dell’Arma ha offerto un suggestivo concerto sulla piana di Castelluccio di Norcia, dinanzi al “Bosco Italia”, la cui configurazione rievoca i confini della Penisola.