Sant’Angelo dei Lombardi: Un Riconoscimento Onorario per l’Arma, Esempio di Sacrificio e Presenza Incrollabile
L’amministrazione comunale di Sant’Angelo dei Lombardi ha ufficialmente omaggiato l’Arma dei Carabinieri con la Cittadinanza Onoraria, riconoscendola come “baluardo indispensabile per la protezione della comunità e punto di riferimento costante per l’intero territorio.”
La solenne cerimonia, originariamente pianificata per il 40° anniversario del sisma del 1980 ma posticipata a causa dell’emergenza sanitaria COVID-19, si è tenuta questa mattina. La cornice scelta è stata quella evocativa e magnifica dell’Abbazia del Goleto, dove tutte le normative anti-pandemia sono state scrupolosamente osservate.
All’evento hanno preso parte numerose personalità di spicco. Accanto al primo cittadino, Dott. Marco Marandino, e ai delegati dell’Amministrazione e dell’Arma, si sono distinti la Dottoressa Paola Spena, Prefetto della Provincia di Avellino; il Generale di Corpo d’Armata Angelo Agovino, Vice Direttore Vicario dell’AISE (già comandante della Compagnia Carabinieri di Avellino subito dopo il sisma del 1980); il Generale di Divisione Maurizio Stefanizzi, Comandante della Legione Carabinieri Campania, presente in vece del Comandante Generale, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi; Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Pasquale Cascio, Arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia, e un’ampia rappresentanza di autorità civili, politiche, militari e religiose.
L’atmosfera è stata impreziosita dalle esecuzioni impeccabili della Fanfara del 10° Reggimento Carabinieri “Campania”. I cuori dei partecipanti sono stati toccati dai principi etici che l’emblema della “granata sormontata dalla fiamma” incarna: lealtà, fedeltà e onore, valori che da sempre contraddistinguono ogni membro dell’Arma.
Il servizio quotidianamente reso dall’Arma si è tradotto, in innumerevoli occasioni, in un profondo sacrificio, come chiaramente dimostrato dall’impegno profuso dall’Istituzione in soccorso delle comunità devastate dal terremoto del 1980. Durante quel funesto evento, che causò 2.914 vittime, sette valorosi militari dell’Arma persero la vita, inclusi il Capitano Antonio Pecora, Comandante della Compagnia di Sant’Angelo dei Lombardi, e il Maresciallo Maggiore Antonio Russo, allora a capo della Stazione di Montoro.
Nonostante il crollo o i gravi danni subiti da decine di caserme e la perdita di 29 congiunti di Carabinieri, travolti e uccisi nelle loro abitazioni, l’Arma non si sottrasse al suo dovere. I Carabinieri, pur lacerati dal dolore per le perdite personali, non esitarono un istante. Guidati dalle invocazioni di aiuto dei sopravvissuti, scavarono persino a mani nude per prestare soccorso ai loro concittadini.
La cerimonia è stata intrisa di commozione, alimentata dagli interventi ufficiali delle autorità e dalle strazianti testimonianze di coloro che sopravvissero al sisma, ma persero i loro affetti più cari. Tra questi, il Maresciallo Maggiore dei Carabinieri in congedo Antonio Angelo Rainone, che all’epoca era Comandante della Squadra di Polizia Giudiziaria di Sant’Angelo dei Lombardi e vide la moglie Giuseppa e i figli Elisabetta (11 anni) e Giorgio (8 anni) strappati alla vita. Similmente, il Maresciallo Maggiore dei Carabinieri in congedo Ciro De Falco, allora comandante della Stazione di Morra de Sanctis, ricordò la perdita della figlia quattordicenne Adelaide.
Il Sindaco ha quindi formalmente consegnato l’attestato al Generale di Divisione Maurizio Stefanizzi, Comandante della Legione Carabinieri Campania. Un momento inaspettato ha suggellato l’evento: il Generale Stefanizzi ha invitato sul palco i giovani alunni dell’Istituto Comprensivo “Criscuoli” di Sant’Angelo dei Lombardi. Accompagnati dalla Fanfara dei Carabinieri, hanno intonato l’Inno Nazionale, suscitando un’onda di applausi e profonda commozione tra i presenti.
