Avellino travolge Torino: il 77-59 acuisce la profonda crisi tra campo e tifosi
La Sidigas Avellino ha impartito una lezione inequivocabile sul parquet del PalaRuffini, aggravando la già precaria situazione della Fiat Torino, non solo battuta sul campo ma anche duramente contestata dai propri sostenitori. Il punteggio finale, un eloquente 77-59 a favore dei campani, testimonia una netta superiorità della formazione irpina, che ha dimostrato di possedere una stazza, un talento e una preparazione tattica superiori, rivelandosi irraggiungibile per una squadra torinese apparsa disorientata sotto la guida di coach Recalcati.
L’impressionante parziale di 0-15 con cui si è aperta la gara è stato soltanto il preludio a una serata surreale per i colori gialloblù, culminata con le aspre contestazioni rivolte al vicepresidente Francesco Forni. Quest’ultimo è stato individuato dalla tifoseria come il principale responsabile dell’addio di coach Banchi e, di conseguenza, dell’estrema difficoltà che sta attraversando l’Auxilium. In una giornata che avrebbe dovuto celebrare la memoria di Dido Guerrieri, si è invece materializzata la profonda e definitiva rottura tra la tifoseria e la società: la curva ha manifestato il proprio disappunto abbandonando l’impianto sportivo a partita ancora in corso, dopo aver espresso con forza la propria disapprovazione sia verso la dirigenza che verso gli atleti.
Sul fronte del gioco, la Sidigas ha condotto la gara con notevole facilità, grazie in particolare alla predominanza fisica di Fesenko (autore di 15 punti), all’efficacia realizzativa di Filloy (15 punti con un eccellente 5/8 dall’arco dei tre punti) e ai 10 punti messi a segno da Wells. Per la Fiat Torino, Washington è stato l’unica nota positiva, lottando con encomiabile determinazione fino all’ultimo e mostrando un grande attaccamento alla maglia, tanto da meritare gli applausi del pubblico al momento della sua uscita, un riconoscimento raro per un giocatore della squadra sconfitta. Grazie a questa vittoria perentoria, Avellino si colloca ora in vetta alla classifica, affiancandosi a formazioni del calibro di Brescia, Milano e Venezia.
