Approvazione Aifa: richiamo eterologo per gli under 60 con prima dose AstraZeneca
L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha dato il suo benestare all’adozione di un regime vaccinale combinato per gli individui di età inferiore ai sessant’anni che hanno ricevuto la prima inoculazione con il preparato AstraZeneca. Nonostante questa direttiva nazionale, le amministrazioni regionali continuano a mostrare approcci divergenti, con alcune che si allineano alle nuove indicazioni e altre che mantengono la loro opposizione alla somministrazione di vaccini di tipologia differente. Questa mancanza di uniformità strategica persiste anche dopo le precise disposizioni emanate dal Ministero della Salute sull’uso di AstraZeneca, generando una nuova sfida operativa: data la marginalizzazione progressiva dei vaccini a vettore virale, si rende indispensabile un maggiore approvvigionamento di dosi di Pfizer e Moderna per evitare rallentamenti nella campagna e conseguire l’immunità collettiva entro settembre. Tale clima di incertezza è stato ulteriormente alimentato da una nota dell’Ema, la quale, pur condannando la disinformazione e riconfermando l’autorizzazione di AstraZeneca per l’intera popolazione, mirava a chiarire le affermazioni contenute in un’intervista, poi smentita, del responsabile della task force vaccini dell’Agenzia stessa, Marco Cavaleri. In virtù di ciò, il governo ha ribadito la propria linea invariata, e si vocifera che il Presidente del Consiglio stia valutando la possibilità di un ulteriore intervento comunicativo per infondere maggiore chiarezza e sicurezza tra i cittadini italiani. Tra le ipotesi considerate vi è l’organizzazione di un evento mirato, volto a precisare determinati punti cruciali e a scongiurare che il ritmo della campagna vaccinale subisca flessioni.
