Avellino Risplende con la Festa della Musica 2021: Un Inno alla Ripartenza Tra Note e Arte
La città di Avellino si prepara a immergersi in una vibrante celebrazione del suono. Dal 19 al 21 giugno, la Festa della Musica 2021, abilmente orchestrata dal Conservatorio “Domenico Cimarosa” sotto la guida del Presidente Achille Mottola e della Direttrice Maria Gabriella Della Sala, trasformerà il paesaggio urbano in un palcoscenico a cielo aperto. Questo evento rappresenta un significativo momento di rinascita culturale per la comunità.
I festeggiamenti prendono il via puntualmente sabato 19 giugno, alle ore 10, in Piazza Libertà, con la cerimonia ufficiale del taglio del nastro. Personalità di spicco come il Presidente della Provincia, Domenico Biancardi, e il Sindaco di Avellino, Gianluca Festa, si uniranno a Mottola e Della Sala per inaugurare questa rassegna musicale di tre giorni. Nelle successive 72 ore, Avellino pulserà con 26 distinti appuntamenti distribuiti in 9 luoghi iconici, ospitando oltre 330 musicisti, tra studenti e docenti del Conservatorio. Verrà eseguito un impressionante repertorio di più di 220 composizioni, spaziando da Bach a Mozart, da Chopin a Beethoven, attraverso 50 concerti.
Il programma promette un viaggio eclettico attraverso vari generi. Dalle delicate risonanze delle arpe in concerto alla virtuosa maratona pianistica, l’evento presenterà esibizioni di musica da camera e classica, affiancate da dinamiche sonorità jazz ed elettronica sperimentale. Il pubblico potrà assistere a performance dell’orchestra giovanile, di un accattivante coro femminile, di quartetti di sassofoni, chitarre e mandolini, dei distintivi “Clarinetti del Cimarosa”, e di numerosi solisti e chitarristi.
Le location scelte sono profondamente radicate nel tessuto storico di Avellino. L’incantevole corte del Palazzo di Governo ospiterà i concerti serali inaugurali sabato alle 20:30, con la Giovanile del Cimarosa. Altri luoghi chiave includono l’ex Carcere Borbonico, il Duomo di Avellino, e diverse fontane come Piazza Libertà, Bellerofonte e Grimoaldo. Lo stesso Conservatorio e Parco Palatucci fungeranno anch’essi da vivaci scenari per i concerti.
Un’aggiunta davvero innovativa al festival di quest’anno è “Cosmic Harp”, un’installazione sonora immersiva che fonde le melodie dell’arpa con elementi elettronici. Questo progetto unico, sviluppato in collaborazione con l’INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, sezione di Napoli – sfrutta TRAM (True RAndomness with Muons). Concepito da Pasquale Migliozzi e Carlos Maximiliano Mollo, TRAM è un dispositivo avanguardistico che genera numeri realmente casuali da fenomeni ad alta entropia come i raggi cosmici, offrendo applicazioni versatili in ambienti diversi, dagli spazi aperti a quelli sotterranei.
Per gli appassionati di jazz, un attesissimo concerto, “Italian Landscape”, è in programma sabato 19 giugno, alle ore 19:00, presso il Conservatorio. Gli studenti del “Cimarosa” apriranno la serata, che proseguirà con l’esibizione del celebre sassofonista italo-argentino Javier Girotto. Sul palco, sarà affiancato da Daniele Sepe (sassofono), Tommaso Scannapieco (basso), Peppe La Pusata (batteria) e Giuseppe Di Capua (piano), che accompagneranno la straordinaria voce di Marina Bruno, fresca del successo con “Luxanimae”. La scaletta prevede composizioni di Sepe e Girotto, oltre a interpretazioni di amati classici italiani di Concato, De Crescenzo, Mina, Viviani, Denza, Nicolardi, culminando nell’intramontabile “‘O surdato ‘nnammurato”, arricchito dalle evocative voci fuori campo di Mariano Rigillo ed Erri De Luca.
Il festival va oltre la musica, abbracciando anche le arti visive. Lunedì 21 giugno, nella sala Ripa dell’ex Carcere Borbonico, verrà inaugurata una mostra di pittura del Maestro Leonildo Bocchino. Intitolata «La Traviata» e «Tosca» a colori, l’esposizione, che resterà aperta fino al 25 giugno, rende omaggio alla ricca tradizione operistica italiana. L’opera di Bocchino cattura brillantemente un’esperienza sinestetica di ispirazione kandinskiana, fondendo musica, dramma e pittura in un’espressione artistica coesa.
Come hanno eloquentemente dichiarato il Presidente Achille Mottola e la Direttrice Maria Gabriella Della Sala, «La Festa della Musica incarna un momento cruciale di rinascita, recupero e nuovo slancio. In questi tre giorni, il Conservatorio, i suoi allievi e il suo dedicato corpo docente si riconnetteranno con la comunità locale. Dopo aver sopportato lunghi mesi di isolamento imposti dalla pandemia, le melodie che echeggeranno dal ‘Cimarosa’ faranno nuovamente vibrare il cuore di questa città.»
