Patrimonio milionario sotto sequestro: Colpiti i beni della famiglia Serino, legata al clan di Sarno
Un’operazione di vasta portata ha portato al blocco di beni per un valore complessivo di due milioni di euro, colpendo un gruppo familiare considerato strettamente connesso alla consorteria criminale Serino, egemone nella zona di Sarno. Il provvedimento di confisca è stato disposto dal Tribunale di Salerno e interessa Aniello Serino, sua moglie Venere Sirica, e i loro figli Michelina e Mattei.
Le meticolose indagini, condotte congiuntamente dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno e dal Comando Provinciale dei Carabinieri, con specifici approfondimenti curati dal Raggruppamento Operativo Speciale (ROS), hanno rivelato un vasto patrimonio illecitamente accumulato. Questo include tre attività commerciali – due delle quali attive nel commercio all’ingrosso di bestiame e nella produzione agricola, e una terza nel settore delle sale scommesse – oltre a 43 proprietà immobiliari tra fabbricati e autorimesse, e 19 posizioni finanziarie. Tutti questi beni, direttamente o indirettamente riconducibili agli indagati, ammontano complessivamente a circa 2 milioni di euro.
Al momento, sia Aniello Serino che suo figlio Mattei sono detenuti in istituti penitenziari. Gli inquirenti hanno identificato il clan Serino come una delle organizzazioni criminali più radicate e durature sul territorio, con un’ampia gamma di interessi illeciti che spaziavano dalle estorsioni all’imposizione di apparecchi da gioco (videopoker), coinvolgendo anche lo scambio elettorale politico-mafioso e l’infiltrazione negli affari legati alla ricostruzione post-alluvione di Sarno del 1998.
