Perifano Contesta il Piano Rifiuti a Ponte Valentino: Un Rischio Imminente per l’Eccellenza Agroalimentare

Perifano Contesta il Piano Rifiuti a Ponte Valentino: Un Rischio Imminente per l’Eccellenza Agroalimentare

Il candidato a sindaco di “Alternativa per Benevento”, Luigi Diego Perifano, sollecita una risposta coordinata e decisa da parte delle istituzioni per salvaguardare le produzioni d’eccellenza del territorio.

“Ancora una volta, siamo di fronte a una proposta (avanzata dalla ditta Seif) per lo stoccaggio di un volume massiccio di rifiuti – 225mila tonnellate all’anno – nell’area Industriale di Ponte Valentino”, dichiara Perifano. Egli evidenzia come in questo polo industriale operino aziende leader del comparto agroalimentare, tra cui Agrisemi Minicozzi, Bo Industry, Nestlé e Rummo. La loro attività produttiva è incompatibile con operazioni di gestione dei rifiuti ad alto impatto. Proprio per questo motivo, Perifano ricorda di aver agito con fermezza in qualità di Presidente del Consorzio, fin dal 2015, per scongiurare tali pericoli. Aveva infatti promosso direttive che precludevano l’insediamento di impianti di trattamento rifiuti, a meno che non fossero esclusivamente al servizio delle imprese già presenti nel perimetro consortile. Analogamente, fu tra i primi a denunciare la scellerata e irresponsabile decisione di collocare a Ponte Valentino un biodigestore con annesso inceneritore per rifiuti organici, prevedendo quantità quattro volte superiori al fabbisogno effettivo dell’intera provincia.

Perifano prosegue: “La gestione della questione del biodigestore, tuttora irrisolta, è stata gestita con superficialità che grida vendetta. Ora, la problematica si ripresenta”. Pur non mettendo in discussione la buona fede dei vertici del Consorzio ASI, che affermano di essere stati all’oscuro del progetto Seif, è innegabile che il Comune di Benevento ne fosse informato, avendo ricevuto comunicazione formale dalla Regione.

“Il punto cruciale ora”, aggiunge il candidato di ‘Alternativa per Benevento’, “non è perdersi in recriminazioni su chi ha sottovalutato o meno la situazione. L’imperativo è che il sistema istituzionale, come già accaduto per il caso Energreen, ritrovi la sua coesione. È fondamentale adottare misure unanimi, tutelare le eccellenze locali e riaffermare la propria leadership nella pianificazione dello sviluppo e nelle strategie di politica industriale”.

“Quando sono in gioco gli interessi vitali della nostra comunità”, conclude Perifano, “l’unica cosa che conta è la capacità di collaborare e raggiungere l’obiettivo comune.”