Delta a Napoli 3 Sud: 83 positivi, nessun ricovero e l’ASL indaga sui cluster
Nelle scorse settimane, ottantatré casi della variante Delta sono stati identificati nei comuni afferenti all’ASL Napoli 3 Sud. Un dato incoraggiante è che, ad oggi, nessuno di questi contagi ha richiesto l’ospedalizzazione. Tra gli 83 positivi, 44 sono stati rilevati a Torre del Greco, il centro abitato più popoloso dell’intera area dell’ASL. “Stiamo lavorando intensamente per tentare di risalire al ‘paziente zero’ in questo contesto,” ha dichiarato Gaetano D’Onofrio, direttore sanitario dell’ASL. Ha aggiunto che analoghe indagini sono in corso per un focolaio emerso in una palestra di Agerola, dove si contano una decina di infezioni. “Il nostro impegno è rivolto anche a ricostruire tutti i contatti stretti delle persone risultate positive,” ha concluso D’Onofrio.
Facendo il punto sull’incremento delle nuove positività, il direttore sanitario ha evidenziato l’importanza di distinguere chiaramente tra il numero di casi e l’impatto sul sistema ospedaliero. Se da un lato è innegabile un aumento dei contagi riconducibili alla variante Delta, dall’altro tale crescita non ha gravato in modo significativo sulle risorse sanitarie. A titolo esemplificativo, l’ospedale di Boscotrecase, unico presidio Covid dell’ASL Napoli 3 Sud, registra attualmente un solo paziente in terapia intensiva, quattordici in sub-intensiva e dieci in degenza ordinaria.
“Tutto ciò,” ha spiegato D’Onofrio, “sottolinea l’indubbia rilevanza della campagna di vaccinazione, che in Italia ha raggiunto una copertura di circa un quarto della popolazione generale.” Non è un caso, ha aggiunto, che la maggior parte dei nuovi positivi sia costituita da individui non vaccinati, mentre una percentuale minore riguarda coloro che hanno ricevuto solo la prima dose. “Questi dati sui contagi,” ha ribadito, “confermano l’efficacia e l’importanza cruciale dei vaccini.” A ulteriore riprova, il direttore ha citato l’esempio del Regno Unito: “Se è vero che la Gran Bretagna ha registrato anche undicimila nuovi casi giornalieri di recente, è altrettanto vero che non si è verificata una parallela impennata nei ricoveri, dimostrando come anche una singola somministrazione di vaccino sia in grado di contenere l’incremento degli ospedalizzati.”
