Pasquale Ricci: Un Quarto di Secolo di Trionfi e Dedizione nell’Agonismo
Lo scorso 19 e 20 giugno, il palazzetto dello sport di Castellanza (VA) ha ospitato le fasi conclusive dei Campionati Italiani Assoluti di Distensione su Panca, organizzati dalla Federpesistica. All’evento hanno partecipato 120 atleti, tutti precedentemente selezionati attraverso rigorose qualificazioni regionali. La storica Asd Natural di Cervinara, fondata dal Professor Carlo Ricci, ha visto brillare il suo veterano Pasquale Ricci che, all’età di 43 anni, ha conquistato un encomiabile quinto posto nella categoria 59 kg. Questa performance lo ha riconfermato tra i professionisti più longevi e costanti della Federpesi.
La recente finale in Lombardia ha segnato per l’atleta di Cervinara un traguardo eccezionale: venticinque anni di intensissima attività agonistica. Nel corso di questo quarto di secolo, Pasquale Ricci ha preso parte a oltre duecentocinquanta competizioni, accumulando un’impressionante collezione di medaglie e titoli nazionali, spaziando dalla pesistica olimpica alla cultura fisica e al powerlifting. Ha partecipato a 17 finali dei Campionati Italiani Assoluti di Pesistica Olimpica, salendo sul podio del totale olimpico ben undici volte e conquistando un titolo assoluto di specialità nel 2008. Il suo palmarès internazionale include il doppio argento ai Campionati Europei Master e agli Open Internazionali di pesistica olimpica in Svezia nel 2017, seguito dal trionfo a Barcellona nel 2018 con un titolo mondiale. Attualmente, detiene il Titolo Continentale Assoluto all’interno della FNBB-Benelux, una delle sigle più promettenti nel Natural Body-Building, e in passato è stato detentore di numerosi primati di categoria nel powerlifting.
Oltre ai suoi successi personali, Pasquale Ricci ha rivestito per anni un duplice ruolo di atleta e tecnico sportivo, contribuendo in modo significativo a formare e lanciare numerosi giovani talenti di Cervinara e dei comuni limitrofi. Tra questi spicca sua sorella Mariateresa, ma anche atleti più recenti come Giovanni Cioffi e i gemelli Luca e Matteo Dente, tutti freschi di medaglie ai campionati giovanili.
Pasquale ha riflettuto sull’importanza di questa finale: “Questa competizione simboleggia un sigillo cruciale per me; una carriera sportiva che abbraccia un quarto di secolo sempre ai vertici. Questo quinto posto, pur essendo onorevole senza infamia né lode, mi ha ancora una volta posizionato tra le figure di spicco a livello federale. Non mi aspettavo sinceramente di raggiungere la fase finale, ed è stata una grande soddisfazione.” Ha inoltre menzionato l’interruzione forzata dalle competizioni nel 2020 a causa della pandemia, un anno difficile per tutti, che altrimenti avrebbe portato la sua carriera a 26 anni di piena attività.
Nel ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al suo lungo e ricco percorso sportivo, fatto di risultati, esperienze ed emozioni, il pensiero di Pasquale va a due figure speciali che non sono più tra noi, alle quali ha voluto dedicare questo significativo traguardo. Il primo è il caro Angioletto Marchese, scomparso un mese esatto prima, lasciando un vuoto incolmabile in tutti coloro che lo conoscevano e ne apprezzavano la personalità e le straordinarie capacità comunicative attraverso la fotografia, la poesia e il suo impegno instancabile nella riscoperta delle storie e tradizioni della Valle. Angelo Marchese ha visto Pasquale nascere e ne ha seguito la carriera sportiva fin dagli esordi. Pasquale conserva ancora i primi scatti e video realizzati da Angioletto nel lontano 1995, anno del suo debutto a Poggiomarino. Addirittura, negli archivi della Natural, esiste un servizio foto-video che ritrae Angioletto mentre filma Pasquale all’età di nove anni, durante i suoi primi approcci all’allenamento con i sovraccarichi. L’eredità lasciata da Angioletto rimarrà nel cuore di Cervinara e dei suoi abitanti, e Pasquale spera vivamente che i suoi progetti artistici, storici e culturali possano concretizzarsi come lui avrebbe desiderato.
L’altra persona cui è rivolto il suo pensiero è Peppe Cacciapuoti di Pozzuoli, scomparso proprio durante il fine settimana delle finali nel varesotto. Pasquale aveva pensato a lui all’indomani della trasferta, date le sue già precarie condizioni di salute. Giuseppe Cacciapuoti rimarrà un’icona della Federpesi a livello regionale e nazionale, non solo per le sue imprese sportive come atleta ultraottantenne, ma soprattutto per l’esempio di amicizia, lealtà sportiva e integrità morale che ha saputo incarnare.
