Avellino in Festa per l’Arte: Il Successo Vibrante de ‘La Traviata e Tosca a Colori’
Si è conclusa in un tripudio di consensi la mostra pittorica del Maestro Leonildo Bocchino, intitolata «La Traviata e Tosca a colori». L’iniziativa si è inserita nel ricco programma della Festa della Musica, magistralmente organizzata dal Conservatorio, sotto la guida del Presidente Achille Mottola e della Direttrice Maria Gabriella Della Sala. Le opere del Maestro, originario della Campania, hanno trovato una cornice d’eccezione nella suggestiva Sala Ripa dell’Ex Carcere Borbonico di Avellino. Questo allestimento è stato reso possibile grazie al proficuo protocollo d’intesa tra il Conservatorio e la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Avellino e Salerno, registrando un’affluenza di pubblico notevole e unanime apprezzamento.
Reduce da analoghi successi a Napoli e Bari, Leonildo Bocchino ha nuovamente ammaliato il capoluogo irpino con la sua interpretazione pittorica dei celebri melodrammi di Verdi e Puccini, trasfigurati in vibranti espressioni visive. Le creazioni dell’artista sannita non sono state solo oggetto di contemplazione, ma hanno anche fornito una scenografia d’eccezione alle performance degli studenti del Conservatorio “Cimarosa” durante la Festa della Musica, intessendo un’armonia perfetta tra suono e cromia che ha sedotto tanto la critica quanto il pubblico presente.
Il trionfo dell’esposizione è stato in qualche modo preannunciato anche dalle parole di Mario Pedicini, già provveditore agli Studi di Benevento, che in occasione della presentazione ha sagacemente osservato: «Dipingere è come suonare: in entrambi i casi il risultato non è una somma, bensì un passaggio verso una dimensione immateriale: l’emozione».
