Quasi Due Settimane dall’Urna: Il Rosatellum e la Proclamazione Sospesa degli Eletti

Quasi Due Settimane dall’Urna: Il Rosatellum e la Proclamazione Sospesa degli Eletti

A quasi due settimane dal 4 marzo, l’ufficializzazione dei parlamentari designati dalle urne rimane sorprendentemente in stand-by. Questa prolungata attesa è la diretta conseguenza delle intricate procedure imposte dalla legge elettorale, nota come Rosatellum. Nonostante ciò, i futuri senatori e deputati sono già calendarizzati per presentarsi, rispettivamente a Palazzo Madama e Montecitorio, a partire da lunedì (per i primi) e martedì (per i secondi), per le consuete fotografie e per sbrigare le prime formalità istituzionali. Il paradosso è che, fino a ora, nessuno di loro ha ricevuto il dispaccio ufficiale prefettizio che attesti in modo incontrovertibile la propria elezione.

La radice del ritardo risiede nel fatto che, immediatamente dopo la chiusura delle urne, numerosi presidenti di seggio hanno manifestato reticenza nell’intraprendere i complicati calcoli previsti dalla nuova normativa elettorale. Anziché completare le operazioni di scrutinio, hanno optato per l’invio diretto delle schede e dei relativi incartamenti alle Corti d’Appello, le quali si trovano ora a dover finalizzare l’intera procedura per la ratifica degli eletti. Solo a partire dalla giornata odierna, i verbali contenenti i conteggi definitivi per la ripartizione dei seggi tra Camera dei Deputati e Senato della Repubblica sono stati resi disponibili sul portale online della Corte di Cassazione.