Samte: L’Amministratore Unico Chiarisca, i Cittadini del Sannio Attendono Risposte.
Il Partito Democratico del Gruppo Consiliare Provinciale di Benevento risponde alle presunte intenzioni del Sindaco di San Bartolomeo in Galdo, Carmine Agostinelli, di avviare azioni legali contro il gruppo stesso. Se il Sindaco intende procedere, è libero di farlo; il PD è pronto a dimostrare, con prove documentali, la distanza tra le sue affermazioni e la realtà dei fatti. Il Partito Democratico ha semplicemente esercitato il proprio ruolo istituzionale ponendo quesiti seri e circostanziati. Agostinelli, in qualità di Amministratore Unico di Samte e Sindaco di un comune di rilievo, dovrebbe fornire risposte trasparenti, nel rispetto delle istituzioni e dei cittadini sanniti, anziché tentare di minimizzare la questione.
Analizziamo i fatti. Prima dell’arrivo di Agostinelli alla Samte, la società provinciale che gestisce i rifiuti aveva già indetto un avviso pubblico per una manifestazione d’interesse. L’obiettivo era individuare partecipanti a una procedura negoziata per interventi di regimentazione idraulica e ripristino di infrastrutture sotterranee presso la discarica di Sant’Arcangelo a Trimonte, per un importo di 368.014,28 euro. Il 22 marzo fu effettuato un sorteggio per selezionare le aziende da invitare, tra le 68 che avevano risposto all’appello. Tuttavia, dopo la sua nomina ad Amministratore Unico di Samte, avvenuta il 26 aprile 2010 per volere del Presidente Di Maria, Carmine Agostinelli procedeva, il 25 giugno 2019, alla revoca di questa procedura *già avviata, e senza fornire alcuna motivazione*. Essa fu sostituita da una nuova procedura che prevedeva la cosiddetta “offerta migliorativa”. A differenza della precedente, a quest’ultima aderirono solamente cinque imprese. Stranamente, l’impresa aggiudicataria risultò avere sede proprio a San Bartolomeo in Galdo, il comune di cui Agostinelli è Sindaco. Si tratta di una mera coincidenza che una procedura ristretta, attivata dopo l’annullamento della precedente, porti all’aggiudicazione di un’azienda del paese dell’Amministratore Unico di Samte? A rendere la situazione ancora più intricata, questa seconda procedura fu avviata *senza alcuna copertura finanziaria*. Basti considerare la delibera del Consiglio Provinciale n. 66 del 31 dicembre 2019, nella quale il Presidente Di Maria propose (senza successo, in quanto respinta) l’utilizzo di parte dell’avanzo di bilancio per coprire una procedura che era già stata aggiudicata il 22 novembre 2019. Curiosamente, in quella stessa seduta, il consigliere provinciale Domenico Parisi, oggi responsabile provinciale di Noi Campani – partito al quale aderisce anche Agostinelli – fu uno dei più strenui sostenitori della mancanza di una copertura finanziaria.
Per quanto riguarda la liquidazione di Samte, Agostinelli sembrerebbe ignorare alcuni aspetti fondamentali. Dopo la conclusione del concordato in continuità, a distanza di appena un anno e mezzo, l’incendio dello STIR di Casalduni provocò l’interruzione delle attività e, di conseguenza, delle entrate. Negli ultimi due anni, l’operato di Samte si è limitato all’invio ai Comuni dei costi di gestione dei siti “post-mortem”, senza offrire alcun servizio concreto ai cittadini del Sannio. Di conseguenza, in assenza di servizi erogati, la gestione non avrebbe dovuto generare un disavanzo. Inoltre, se un’azienda riesce a rimettere in equilibrio il proprio bilancio – un vanto spesso espresso da Agostinelli – perché si decide di porla in liquidazione? Si sarebbe potuta perseguire, ad esempio, una strategia di concordato in continuità, recuperando i numerosi crediti, a partire dalla nota “perequazione regionale”. Invece, Agostinelli, nonostante una sentenza riconosca a Samte circa 600mila euro per lo smaltimento di rifiuti effettuato da Irpiniambiente, la società omologa avellinese, ha optato per la “liquidazione” della società. A collaborare in questa decisione vi è l’ex Amministratore di Irpiniambiente, Nicola Boccalone, nel frattempo divenuto Direttore Generale della Provincia di Benevento. Questi sono i fatti che abbiamo portato all’attenzione e per i quali chiediamo massima chiarezza ai cittadini.
Infine, con un approccio pragmatico e diretto, il gruppo provinciale del PD interroga Carmine Agostinelli sulla percezione di una doppia indennità, nella sua duplice veste di Sindaco e di Amministratore (oggi Liquidatore) di Samte. Ciò in riferimento all’articolo 5, comma 5, del D.L. 78/2010 e successive modifiche e integrazioni, che disciplina la “gratuità degli incarichi conferiti ai soggetti titolari di cariche elettive”. I cittadini sanniti meritano una risposta chiara: sì o no?
Concludendo, se queste sono le questioni per cui si richiede un chiarimento, saremo lieti di accompagnare l’Amministratore Unico e Liquidatore di Samte presso la Procura. I cittadini della nostra Provincia attendono da ben due anni risposte chiare e definitive.
