“Non mangiatelo più!”: l’Europa lancia l’allarme, questo pesce è contaminato | Livelli tossici 800 volte oltre il limite

Il pesce contaminato - Foto Pixabay - Retesei.com

Il pesce contaminato - Foto Pixabay - Retesei.com

Lanciata l’allerta alimentare a livello globale per del pesce contaminato, ha dei livelli di inquinamento troppo elevati, non deve finire in tavola

In un’economia globale, mettere a tavola del cibo che è prodotto a km zero è sempre più raro. Esportare prodotti dall’estero è diventata una pratica comune anche in un Paese in cui gli alimenti sono eccelsi come l’Italia.

Inoltre, la biotecnologia moderna ha introdotto gli organismi geneticamente modificati, con l’uomo che è intervenuto sul DNA di piante e animali per migliorarne determinate caratteristiche e per servirsene in campo agricolo per aumentare la resistenza delle culture e garantire una produzione più stabile.

Ma i punti critici di una simile innovazione non mancano, con effetti nefasti nei confronti della biodiversità, dell’ambinte e della salute umana, con un dibattito, ancora in corso, su chi propende per il progresso tecnologico e chi è più prudente e scettico.

Un’inchiesta condotta a livello europeo ha rivelato un quadro preoccupante. I pesci dei nostri fiumi risultano contaminati da sostanze chimiche conosciute come inquinanti eterni. In alcune aree del Veneto, in particolare, i livelli sono 800 volte superiori al limite massimo consentito.

Un problema da risolvere in fretta, non si può fare finta di niente

In Italia la situazione è tra le più critiche d’Europa, come riporta Ecoblog. Nel Delta del Po, i corsi d’acqua sono abitati da pesci nocivi per la salute, che continuano a essere pescati e ingeriti dalla popolazione. La creazione di industrie nelle vicinanze ha avuto delle serie ripercussioni, in una zona che rappresenta il centro nevralgico dello sviluppo del Paese, nonostante la crisi produttiva sia arrivata anche lì.

L’allarme getta responsabilità sulle amministrazioni locali, con la richiesta di interventi di bonifica e dei controlli più ferrei. Le sostanze che hanno provocato la contaminazione sono stati utilizzati per decenni nel settore industriale e in prodotti di uso comune, dagli imballaggi alle padelle antiaderenti.

Del pesce - Foto Pexels - Retesei.com
Del pesce – Foto Pexels – Retesei.com

I danni sull’uomo sono enormi, il consumo deve essere vietato

Un altro problema è il fatto che questi composti non si degradano ma si accumulano nell’ambiente e negli organismi viventi, fino a raggiungere l’uomo.

Secondo l’EFSA, fino al 90% dell’esposizione alimentare al PFOS, deriva, in ogni caso, dal consumo di pesce contaminato, con l’aumento del rischio di tumori, alterazioni ormonali e sterilità come possibili effetti collaterali.