Scuola in tilt, da dicembre i docenti perdono 500 € | Arriva la prima mazzata del Governo sull’istruzione
Una docente alla lavagna - Foto Pexels - Retesei.com
Ennesima beffa per il corpo docenti, a dicembre non arriva il regalo di Natale, perdono oltre 500 euro, previste proteste in tutto il Paese
L’anno scolastico prosegue non senza difficoltà. Le risorse all’istruzione latitano e il livello di competenze acquisite dagli studenti italiani è inferiore rispetto a coetanei di altri Paesi europei.
La dispersione rappresenta un altro problema da fronteggiare, con la sfiducia nei confronti dell’istituzione scuola che è estesa anche ai genitori, molti dei quali vedono i docenti come nemici e non come sostegno nell’educazione dei figli.
Le classi, inoltre, sono sempre più affollate e la precarietà la fa da padrone in un settore in cui gli stipendi non sono congrui, rispetto all’importanza della mansione e all’impegno profuso, tanto da trasformare questo lavoro in una sorta di missione da sposare nonostante tutto e tutti.
Al netto delle ore effettive di lezione frontale settimanale, un docente deve preparare le lezioni, correggere e preparare le verifiche, seguire corsi di aggiornamento e frequentare i vari consigli.
Dramma per i docenti di tutta Italia, non percepiranno più la stessa cifra
Non è ancora stata attivata la carta docente. Il bonus stanziato dal Governo non entrerà in funzione prima di dicembre. Inoltre, non sarà più di 500 euro. Istituito dieci anni fa, per sostenere l’aggiornamento professionale degli insegnanti, vedrà una riduzione del suo importo.
Questo perché sarà ampliata la platea di beneficiari, con l’estensione ai docenti con supplenza al 30 giugno. Le risorse complessive sono in aumento rispetto ai 400 milioni dell’ultima distribuzione, come riportato da Fanpage.

Cosa cambia rispetto al passato, l’ultimo Decreto porta sostanziali modifiche
Una parte di esse potranno andare agli istituti scolastici per organizzare corsi di formazione. La quota destinata a ogni singolo insegnante potrebbe scendere di almeno un centinaio di euro. Intanto, c’è da registrare il ritardo della sua attivazione, dato che gli anni precedenti il bonus era erogato tra settembre e ottobre, in concomitanza con l’assegnazione delle varie cattedre.
Il decreto Scuola, da poco approvato, stabilisce, inoltre, che la Carta potrà essere utilizzata anche per l’acquisto di servizi di trasporto, da treni a bus. Sostenere, in parte, abbonamenti ai mezzi pubblici rappresenta una preziosa forma di aiuto per chi deve recarsi al posto di lavoro. In ogni caso, solo una parte della somma elargita potrà essere speso per situazioni analoghe, dato che l’obiettivo principale del bonus resta quello di favorire la formazione del corpo docenti.
