Malattia, basta ritardi e certificati smarriti | l’INPS riceve i dati e avvia subito i controlli

Malattia, basta ritardi e certificati smarriti | l’INPS riceve i dati e avvia subito i controlli

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Con le nuove regole per la gestione delle assenze per malattia, l’INPS introduce un sistema più rapido e trasparente: niente più ritardi, errori o certificati cartacei smarriti. Tutto sarà gestito in tempo reale grazie alla trasmissione digitale dei dati da parte dei medici curanti.

Il nuovo meccanismo, operativo da novembre, prevede che ogni certificato medico venga inviato automaticamente all’INPS e al datore di lavoro subito dopo l’invio da parte del medico. In questo modo si elimina la necessità per il lavoratore di consegnare o comunicare manualmente la documentazione, riducendo al minimo i rischi di dimenticanze o contestazioni. Un passo importante verso la semplificazione dei rapporti tra dipendenti, medici e pubblica amministrazione.

Il sistema, già collaudato negli anni scorsi, è stato potenziato per migliorare i tempi di verifica e attivare immediatamente i controlli medici di competenza. In caso di certificazioni dubbie o incongruenze nei dati, l’INPS potrà disporre accertamenti tempestivi, anche attraverso visite fiscali domiciliari. L’obiettivo è duplice: garantire tutela ai lavoratori realmente malati e contrastare eventuali abusi che pesano sul sistema previdenziale.

Come funziona il nuovo flusso digitale dei certificati

Da oggi, quando un medico di base o specialista rilascia un certificato di malattia, il documento viene inviato in formato elettronico all’INPS tramite il portale dedicato. Il lavoratore riceve un codice univoco di protocollo che può essere comunicato al proprio datore di lavoro, ma non è più obbligato a consegnare il certificato in formato cartaceo. L’azienda, infatti, può visualizzare il certificato direttamente sul portale INPS. Il tutto avviene in pochi minuti, senza passaggi intermedi o tempi di attesa.

In parallelo, il sistema aggiorna in automatico lo storico delle assenze e consente agli uffici INPS di monitorare l’andamento delle pratiche. In caso di prolungamento della malattia, anche i nuovi certificati vengono collegati al precedente, garantendo una tracciabilità completa. Per il lavoratore, questo significa meno burocrazia e più sicurezza, mentre per i datori di lavoro si riducono gli oneri di gestione e le possibilità di errore amministrativo.

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Controlli più rapidi e maggiore trasparenza

Con le nuove regole, l’INPS potrà attivare in automatico i controlli sulle assenze segnalate. Quando un certificato viene inviato, il sistema incrocia i dati con le informazioni anagrafiche e lavorative, verificando la congruità delle giornate di malattia. Se necessario, l’Istituto potrà disporre la visita fiscale entro le 24 ore successive, evitando abusi o falsi allungamenti dei periodi di assenza. Gli ispettori sanitari avranno inoltre accesso immediato alle informazioni necessarie, rendendo i controlli più efficienti.

Il Ministero del Lavoro e l’INPS sottolineano che l’obiettivo non è punitivo, ma di tutela: assicurare che chi è realmente malato riceva l’assistenza e il tempo di recupero necessari, mentre si scoraggiano comportamenti scorretti. Anche per le aziende, il nuovo sistema rappresenta una garanzia: le comunicazioni sono immediate, tracciabili e completamente digitali, riducendo al minimo i tempi di attesa per aggiornare buste paga e pratiche interne.

In un contesto lavorativo sempre più dinamico, la digitalizzazione del processo di certificazione rappresenta un passo fondamentale verso una pubblica amministrazione più efficiente e vicina ai cittadini. Con l’invio automatico dei certificati di malattia, si chiude definitivamente l’era dei documenti smarriti e delle attese interminabili. Ora ogni assenza è gestita in tempo reale, a tutela della trasparenza, dei lavoratori e delle imprese che operano nel rispetto delle regole.