Chi si è preso Ondina, giallo sulla cagnolina di Ornella Vanoni | Adesso dov’è l’animale rimasto orfano

Chi si è preso Ondina, giallo sulla cagnolina di Ornella Vanoni | Adesso dov’è l’animale rimasto orfano

Ondina-ornella-vanoni-retesei.it

Dopo la scomparsa di Ornella Vanoni, molti fan si sono chiesti che fine avrebbe fatto Ondina, la Barboncina nera che da anni accompagnava l’artista in ogni momento pubblico e privato. Ora il destino della cagnolina è finalmente chiaro.

Negli ultimi giorni, mentre l’Italia piangeva una delle voci più iconiche della musica, l’affetto si è esteso anche alla sua inseparabile compagna a quattro zampe. Ondina non era soltanto un animale domestico, ma una presenza costante nella vita quotidiana di Ornella Vanoni: la seguiva nelle interviste, negli spettacoli, nelle giornate di relax e persino nelle pubblicazioni social, dove spesso compariva come parte integrante del suo mondo. Per questo, non appena si è diffusa la notizia della morte dell’artista, è nato un interesse spontaneo e diffuso su quale sarebbe stato il futuro della cagnolina.

La risposta è arrivata direttamente dalla famiglia, dissipando ogni dubbio e restituendo un quadro rassicurante. Il compito di prendersi cura di Ondina è stato affidato a una persona molto vicina a Ornella Vanoni, qualcuno che ha vissuto accanto a lei e che conosce bene la routine dell’animale: il nipote Matteo Ardenzi.

La scelta della famiglia: Ondina vivrà con il nipote Matteo

La conferma è arrivata proprio durante l’allestimento della camera ardente al Piccolo Teatro Grassi di Milano, luogo simbolico per rendere omaggio all’artista. Matteo Ardenzi si è presentato insieme alla fidanzata e con la cagnolina al seguito, rendendo evidente la volontà di accoglierla stabilmente nella propria casa e nella propria vita. Una decisione presa nel segno della continuità affettiva, per garantire ad Ondina serenità e stabilità dopo la perdita della sua padrona.

Per oltre otto anni, la Barboncina aveva condiviso ogni giornata con Ornella Vanoni. L’artista stessa, in una tenera dedica pubblicata sui social per l’ottavo compleanno dell’animale, aveva definito Ondina una “bistecchina” ricevuta in dono dalla madre, un soprannome affettuoso che rivelava il legame unico tra le due. Una connessione che non era solo emotiva, ma anche parte della loro routine privata, come raccontato da Veronica De Andreis, assistente personale dell’artista per lungo tempo. Secondo il suo racconto, Ornella cambiava tono di voce e modi quando si rivolgeva alla cagnolina, quasi diventando una ragazzina nel modo spontaneo e giocoso con cui la trattava.

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Il ruolo di Matteo dopo la scomparsa di Ornella

Accanto alla responsabilità per Ondina, Matteo ha voluto ricordare la nonna con parole che mostrano la dimensione più intima della grande interprete. Pur essendo una figura di enorme spessore artistico, nella vita privata Ornella Vanoni era soprattutto una madre e una nonna affettuosa, attenta, sempre presente. Il nipote ha sottolineato come lei lo abbia sempre incoraggiato nella vita e nella professione, definendolo “un bravo ragazzo con la schiena dritta”, espressione che lui custodisce come una delle eredità più preziose.

Ora Ondina vivrà con lui e con la sua compagna, trovando un ambiente familiare e affettuoso. Una continuità che non solo rispetta le abitudini della cagnolina, ma preserva anche un frammento significativo dell’eredità umana e affettiva lasciata da Ornella Vanoni. Un modo per tenere viva, nel quotidiano, una parte di quel legame indissolubile che univa l’artista alla sua amata compagna a quattro zampe.