Napoli, traffico fuori controllo: Manfredi accelera sulla maxi Ztl in centro | Prime chiusure già dal 2026
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Il traffico paralizzato lungo il lungomare Caracciolo durante il ponte dell’Immacolata segna un punto di svolta per Napoli. Le code infinite generate dai flussi turistici e dai grandi eventi hanno riacceso il tema della mobilità e spinto il sindaco Gaetano Manfredi ad annunciare un piano destinato a cambiare la circolazione nel cuore della città. L’obiettivo è ridurre l’impatto delle auto private introducendo una Ztl più ampia rispetto a quella attuale, con un progetto che punta a entrare in vigore già a partire dal 2026.
Secondo Manfredi, il sistema del trasporto pubblico locale ha dimostrato di poter sostenere carichi elevati, soprattutto nelle giornate festive in cui sono stati applicati prolungamenti degli orari delle linee 1 e 6 della metropolitana. Un segnale che, per l’amministrazione, rende possibile sperimentare chiusure più vaste del centro storico, accompagnate da una rete di parcheggi di prossimità per intercettare chi arriva in città.
Ztl ampliata: come funzionerà e quali zone coinvolgerà
La nuova proposta prevede una Ztl attiva in alcune giornate della settimana o durante i periodi in cui il numero dei visitatori raggiunge picchi particolarmente elevati. Per garantire il rispetto delle norme e impedire l’accesso non autorizzato, i varchi saranno dotati di telecamere di controllo, replicando il modello già sperimentato con successo durante la “festa scudetto”. L’idea è chiara: chi arriva da fuori città dovrà lasciare l’auto nei parcheggi di interscambio e servirsi dei trasporti pubblici per raggiungere il centro.
Il Comune ritiene questo sistema indispensabile per il futuro della città, in un contesto in cui la domanda turistica continua a crescere e gli eventi di grande richiamo mettono alla prova la mobilità urbana. L’esperienza del weekend dell’Immacolata ha mostrato in modo evidente i limiti dell’attuale modello, con strade congestionate e tempi di percorrenza superiori alla norma.

Trasporti potenziati e standard europei: il modello che Napoli vuole adottare
Manfredi ha ribadito che il potenziamento del trasporto pubblico è la condizione necessaria per rendere operativa la nuova Ztl. I prolungamenti degli orari delle metropolitane, adottati negli ultimi giorni, dovranno diventare strutturali per garantire alla città “gli standard delle capitali europee”. La stessa logica vale per i parcheggi di prossimità, ritenuti fondamentali per evitare che i visitatori tentino di accedere al centro con il veicolo privato, alimentando le congestioni.
La sperimentazione prevista per il 2026 avrà dunque il compito di testare l’equilibrio tra chiusure mirate, controllo degli accessi e trasporto pubblico potenziato. Una strategia che promette di ridurre il traffico nelle aree più delicate e restituire vivibilità a zone spesso messe sotto pressione dai flussi turistici. Per l’amministrazione, è un passaggio obbligato verso una mobilità più moderna, sostenibile e in linea con i modelli europei.
