Telese Terme: La Consacrazione dei Futuri Ufficiali con il Rito dello Spadino

Telese Terme: La Consacrazione dei Futuri Ufficiali con il Rito dello Spadino

Nella suggestiva cornice della chiesa di Santo Stefano a Telese Terme, al termine della Veglia Pasquale, si è svolta una solenne cerimonia di benedizione per lo Spadino dell’Allievo Ufficiale dei Carabinieri Gianclaudio Rubino, appartenente al 202° Corso “ONORE” dell’Accademia Militare di Modena.

Lo spadino non è un semplice oggetto, ma un potente emblema che sancisce l’ingresso in un percorso di formazione militare e rappresenta il trasferimento di principi e usanze che si tramandano con cura di generazione in generazione tra gli allievi dell’Accademia.

Questa antica pratica della benedizione dello Spadino si celebra in ogni chiesa o parrocchia che ospita un giovane cadetto ufficiale. Secondo una radicata credenza, la donna che per prima estrae la lama dal fodero non tradirà mai il cadetto. Per questa ragione, è consuetudine che sia la madre a compiere questo gesto simbolico, intriso di benedizione e profondo affetto materno verso il figlio. Con la consegna formale dello spadino, il giovane allievo è ufficialmente riconosciuto come parte integrante di quella “Una Acies” – il motto che identifica l’Accademia Militare.

Il sindaco di Telese Terme, Giovanni Caporaso, ha voluto esprimere il suo supporto al giovane allievo ufficiale e ai suoi familiari. “È sempre motivo di grande gioia e legittimo orgoglio per la nostra comunità vedere un suo giovane concittadino intraprendere un percorso così elevato,” ha dichiarato Caporaso. Pur non potendo essere presente di persona, il sindaco ha affermato di aver percepito l’emozione del momento e ha voluto porgere a Gianclaudio gli auguri suoi e dell’intera amministrazione comunale per una carriera lunga, luminosa e ricca di successi. Ha inoltre incoraggiato il giovane telesino a perseguire con determinazione i suoi obiettivi, per realizzare la vita che ha sempre desiderato.

Alla funzione ha partecipato attivamente il vicesindaco di Telese Terme, Vincenzo Fuschini. “È stato un momento di forte emozione per me, sia come padre che come rappresentante della nostra comunità,” ha commentato Fuschini. Nel suo intervento, ha ricordato a Gianclaudio l’importanza di non dimenticare mai, in quanto cristiano, il dovere di essere al servizio degli altri, un impegno che sarà chiamato a onorare non solo come uomo e cittadino italiano, ma anche e soprattutto nella sua futura veste di carabiniere. Ha sottolineato la responsabilità di essere un esempio e un modello per i molti giovani della sua età che aspirano a contribuire alla collettività, i quali potranno trarre ispirazione dai sacrifici che Gianclaudio ha affrontato e continuerà ad affrontare in questo nobile percorso di vita.

Presente alla cerimonia anche il Generale della Riserva dei Carabinieri, Paolo Pelosi, egli stesso un ex allievo ufficiale del 163° corso 1981-83 “LEALTA’” dell’Accademia di Modena. Il Generale Pelosi ha spiegato il profondo significato dell’aver spostato il rito in un contesto di sacralità come quello della celebrazione eucaristica. “Sebbene in passato avessi una visione diversa, il fatto che da alcuni anni questo rito si tenga all’interno della Santa Messa assume un senso profondo,” ha affermato il Generale Pelosi, “perché questa non è una scelta puramente professionale o lavorativa, ma è un impegno totalizzante. Si mette infatti la propria esistenza al servizio della comunità, in una concezione quasi agostiniana. Pertanto, l’aver luogo in un ambiente di profonda religiosità lo rende quasi una sorta di ordinazione laica.”