La Crisi dei Pagamenti AGEA Minaccia l’Agricoltura Italiana: Un Appello all’Azione
Maurizio Petracca, Presidente della Commissione Agricoltura e fondi statali e comunitari per lo Sviluppo del Consiglio Regionale della Campania, ha sollevato forti preoccupazioni riguardo all’efficacia degli strumenti di programmazione europea destinati al settore agricolo e al sostegno delle aziende. Egli sottolinea che la reale utilità di tali programmi, con particolare riferimento al Programma di Sviluppo Rurale (PSR), è intrinsecamente legata alla fluidità delle procedure e alla celerità nella distribuzione delle risorse. Se gli agricoltori che mirano ad avviare nuove imprese o a potenziare quelle esistenti incontrano un apparato burocratico eccessivamente lento e intricato nell’accesso ai fondi europei, il valore di questi piani e programmi si riduce drasticamente.
In questo contesto, l’Agenzia governativa per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA), che opera come ente pagatore non solo per la Campania ma anche per molte altre regioni italiane, si sta trasformando in un ostacolo significativo. Petracca ha espresso la sua condivisione delle perplessità già avanzate sul decreto legislativo che mira a riorganizzare AGEA, annunciando l’intenzione di inviare una comunicazione formale al Ministro Martina su questo tema.
Il Presidente ha chiarito che il suo riferimento specifico riguarda i considerevoli ritardi accumulati da AGEA nella fase di liquidazione dei fondi. Da tempo, riceve decine di richieste di delucidazioni su pratiche che rimangono bloccate, ormai da troppo, proprio nella delicata fase finale del pagamento. Le verifiche condotte presso gli uffici regionali hanno evidenziato che AGEA agisce come un vero e proprio “collo di bottiglia”, impedendo una distribuzione scorrevole delle risorse. La ragione di questo rallentamento è chiara: l’esternalizzazione delle attività ispettive e di controllo. AGEA dimostra una lentezza esasperante nel recepire e aggiornare i propri database con i dati forniti da queste società esterne, spesso introducendo anche errori, causando di conseguenza il blocco dei pagamenti.
Numerosissimi sono i casi segnalati al presidente della Commissione Agricoltura, in particolare quelli relativi alle misure a superficie del PSR e all’agricoltura biologica. Ci sono beneficiari che attendono i pagamenti da oltre due anni, una situazione che mette a rischio la sopravvivenza di centinaia di piccole realtà agricole, esponendole al fallimento. Questa situazione è intollerabile. Petracca ha inoltre ricevuto conferme che tali inefficienze si manifestano in molteplici regioni, non limitandosi alla sola Campania. È divenuto imperativo, a questo punto, rivedere alcuni meccanismi procedurali per scongiurare che queste disfunzioni possano compromettere l’efficacia degli strumenti finanziari europei. Una soluzione suggerita consiste nel delegare l’attività di aggiornamento dei dati agli uffici regionali, nello specifico ai Servizi Territoriali Provinciali (gli ex Stapa Cepica), i quali potrebbero accelerare significativamente questa parte dell’iter.
In conclusione, Petracca ha lanciato un appello ai parlamentari irpini affinché, partendo dall’Irpinia – un territorio con una forte vocazione agricola – possa nascere un percorso di consapevolezza e di collaborazione. L’obiettivo comune deve essere quello di perseguire una significativa semplificazione delle procedure, lavorando sinergicamente per rimuovere gli ostacoli che frenano coloro che desiderano investire seriamente nel settore primario e costruire un futuro professionale duraturo nell’agricoltura.
