Per scaramanzia non vuole anticipare nulla, ma il sindaco di Airola, Michele Napoletano, è al lavoro per risolvere la vertenza della Radici Tappeti. Si tratta di uno stabilimento, oramai chiuso, che ha dato lavoro, per diversi anni, a 40 operai. Il comune, per renderlo ancora più appetitoso, ha tentato di comprarlo, contraendo un mutuo con la Banca Popolare di Novara. Dopo una lunga trattativa, però, la richiesta è stata bocciata, nonostante la somma fosse coperta, grazie a degli impianti di fotovoltaico che sono stati installati sopra lo stabilimento ed assicurano una rendita mensile. Poco male, Napoletano ha continuato la trattativa, molto riservata, ed ora, già in settimana, dovrebbero arrivare sostanziali novità. Come già detto, il primo cittadino non vuole anticipare nulla. Ha risposto solo alla domanda con la quale abbiamo chiesto, se questo accordo è frutto del job’s act. Non è così, le nuove regole sul lavoro non sono servite ma, certamente, ora dovrebbero aiutare. Si attende di sapere che tipo di imprenditore è interessato ad insediarsi nell’ex polo tessile. Non si tratta dell’unica trattativa in piedi. La vicenda del nucleo industriale caudino è al centro di un’azione che parte da lontano e che ora dovrebbe consentire di ottenere i frutti sperati. La scaramanzia di Napoletano, però, ci sta tutta perché già, in passato, sembrava che il risultato fosse ad un passo dall’essere centrato, ma poi non se ne è fatto nulla. E visto che in ballo ci sono le vite di oltre 40 persone vale la pena di attendere ancora un po’ prima di gridare al successo.